“Le Fil” al Grenoble
cinema. culturascritto da uiallalla | 28 Maggio 2012 | condividi su facebook
Nell’ambito del ciclo Cinema scoperta, che propone produzioni francesi recenti e poco distribuite in Italia, mercoledì 30 maggio al Grenoble sarà proiettato il film “Le Fil” (presentato all’edizione 2010 del Torino GLBT Film Festival).
Dopo essersi laureato in architettura a Parigi, Malik torna a vivere in Tunisia con la madre Sara (una donna occidentale che ai suoi tempi aveva suscitato scandalo sposando un arabo). Il filo del titolo è quello che lega il protagonista con l’ambiente sociale, le tradizioni e con la stessa madre: quando il ragazzo s’innamora di Bilal, il tuttofare della casa, il filo si spezza.
Opera prima di Mehdi Ben Attia, “Le Fil” è il primo film di produzione tunisina che rompe un tabù e tratta il tema della libertà di vivere l’omosessualità. Protagonisti del film sono Claudia Cardinale (che torna a girare nei luoghi che l’hanno vista nascere) è Antoni Stahly (unico attore magrebino ad accettare il ruolo di un personaggio gay).
Orario proiezioni: ore 15.00 e 18.00. L’Istituto di cultura francese Le Grenoble si trova a Napoli in via F. Crispi 86.
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3 commenti
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Napoli. “Le Fil” al Grenoble
Nell’ambito del ciclo Cinema scoperta, che propone produzioni francesi recenti e poco distribuite in Italia, mercoledì 30 maggio al Grenoble sarà proiettato il film “Le Fil” (presentato all’edizione 2010 del Torino GLBT Film Festival).
28 Maggio 2012 | 18:55Film penoso, irreale, frutto della mente sconvolta di un povero omosessuale irrisolto e sognatore. Un mondo che esiste solo nella sua mente. Fotografia mediocre, storia banalissima e noiosa, regia a dir poco triste. La peggiore interpretazione di Claudia Cardinale che dimostra 90 anni!!! Sull’argomento omosessualità altri registi tunisini avevano prodotto film molto più interessanti (L’uomo di cenere circa trent’anni fa e il più recente Koshkash, di Selma Bakkar, interessante, intenso e molto ben interpretato). Ben Attia farebbe meglio a cambiare mestiere e soprattutto, per lui, a cercare di capire qual’é la realtà omosessuale in Tunisia.
29 Maggio 2012 | 17:35[…] Dopo essersi laureato in architettura a Parigi, Malik torna a vivere in Tunisia con la madre Sara (una donna occidentale che ai suoi tempi aveva suscitato scandalo sposando un arabo). Il filo del titolo è quello che lega il protagonista con l’ambiente sociale, le tradizioni e con la stessa madre: quando il ragazzo s’innamora di Bilal, il tuttofare della casa, il filo si spezza. (more…) […]
14 Giugno 2012 | 21:55