copertina del libro“Camminando serio e un po’ compunto Ev mi viene incontro.
Mi guarda. E temendo forse di avere più di un motivo per sentirsi studiato, abbassa gli occhi.
Si capisce che è abituato a essere osservato, giudicato da sempre”

Saverio Derosa, detto Eva (“Ev per brevità, ma anche per doveroso riguardo”) è il filo conduttore e voce narrante del romanzo di Giuseppina De Rienzo Vico del fico al purgatorio pubblicato da Manni Editore (piccola casa editrice leccese) e tra i libri selezionati all’ultimo Premio Strega.

Eva è un vecchio femminiello che, nelle pagine del libro, diventa la voce di Napoli di cui, attraverso un intreccio giallo che prende il via proprio nella zona dei Decumani e dei Vergini che danno il titolo al romanzo, vengono raccontati i contrasti.

Mariuccia, nipote di Saverio sospettata di aver ucciso il marito, e Giulia, l’avvocato incaricato di difenderla, sono le altre figure femminili che popolano un romanzo ai cui margini ci sono uomini incapaci di amare e farsi amare insieme ad Eva, figura quasi mitica di maschio che aspira alla femminilità, che ha amato una sola volta nella vita.

La cadenza partenopea di Saverio/Eva si alterna al linguaggio burocratico degli atti legali mentre la borghese Giulia si immerge sempre più nel mondo popolare di Mariuccia accomunate nello stesso purgatorio.

Giuseppina de Rienzo, giornalista al quarto romanzo, scrive per Il Corriere del Mezzogiorno.

“Vico del fico al Purgatorio” di Guseppina de Rienzo, Manni Editori (2008, 200 pagine, € 17.00).

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