Oggi Queertv Italia, in occasione della Giornata della Memoria dedica la sua programmazione al ricordo delle vittime di ogni razza, religione, credo politico delle barbarie nazi-fasciste.

Tre i film in programma: Il giardino dei Finzi Contini (di Vittorio De Sica dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani); Un amour a taire (Un amore taciuto, di Christian Faure, in lingua originale) e Jacob il bugiardo (di Peter Kassovitz).

E poi una serie di documentari e documenti (come il “discorso della razza” pronunciato da Mussolini nel 1938) che testimoniano l’alleanza di annientamento nei confronti degli ebrei e le condizioni degli internati nei campi di concentramento nazisti.

E’ nato QueerTV Italia, il nuovo canale interamente dedicato al pubblico gay che da oggi a mezzogiorno trasmette sul web e che dall’inverno prossimo sbarcherà anche sul satellite e sul digitale terrestre. Così anche i gay italiani avranno, dopo il fallimento di GayTv, un canale tematico tutto per loro.

La prima settimana di programmazione è caratterizzata da uno special dedicato a Milk, l’attesissimo film di Gus Van Sant candidato a 8 premi Oscar e da una giornata, quella del 27 gennaio, interamente dedicata al ricordo delle vittime omosessuali nei campi di concentramento. […]

Tutti pazzi per amore è una fiction Rai nata sull’onda del successo de I Cesaroni su Canale 5 ed interpretata da Emilio Solfrizzi e Stefania Rocca.

Anche qui si parla di famiglie allargate e non c’è voluto molto perchè la serie diventasse uno dei programmi di punta della rete ammiraglia. La storia è quella di Paolo (vedovo con una figlia sedicenne) e Laura (separata con due figli) che s’incontrano, s’innamorano e cercano giorno per giorno di conciliare le loro vite tra lavoro, figli ed ex.

Nella quinta puntata (andata in onda il 5 gennaio scorso) Riccardo, ex marito di Laura, torna a casa per le feste natalizie e rivela al figlio di essere omosessuale.

Uno degli autori della serie è lo scrittore di origini napoletane Ivan Cotroneo

“Con Monica Rametta che ha scritto con me gli episodi, volevamo parlare dell’amore in tutte le forme. C’interessava lo sviluppo dei personaggi, in questo caso come può reagire un ragazzo alla notizia che il padre è gay. La Rai ci ha appoggiato, voleva un linguaggio nuovo”

E nonostante la controprogrammazione del Dr. House in prima tv, la serie tutta italiana è stata premiata: Tutti pazzi per amore ha vinto infatti la sfida superando i 5 milioni (contro i 4 scarsi del Dottore).

> guarda l’episodio “Strani amori”

Sta arrivando come di consueto il carrozzone del Festival di Sanremo (edizione 59) con la sua scia di chiacchiere (che sempre meno lascia strascichi in fatto di vendite discografiche ed ascolti televisivi) e con al seguito personaggi e cantanti che esistono ed hanno credito solo nell’arco di quella settimana.

Eppure come ogni anno questo rito stanco si ripete e si annuncia l’edizione che riporterà la musica al centro. Ed invece ecco che qualche succulenta anticipazione (sic!) sapientemente diffusa (in barba al ferreo regolamento) attira sulla kermesse canora un’attenzone morbosa che con l’arte ha ben poco a che fare.

E’ bastato il titolo di una canzone (“Luca era gay”) e il nome del suo autore (Povia, con le sue opinioni personali su coppie gay e omosessualità) per scatenare la polemica. […]

Prime indiscrezioni sulla nona edizione del Grande Fratello, il primo reality della tv italiana, che quest’anno abbandona la normalità delle edizioni precedenti e punta su concorrenti dichiaratamente semi-famosi. A riverarlo è Aldo De Luca sulle pagine de Il Messaggero.

Tra i nomi spuntano quello di Fabrizio Caiazza, vigile milanese (ma di origini napoletane) al centro qualche mese fa di una polemica circa la sua partecipazione ad un presunto concorso per gay in divisa. A fargli compagnia un altro napoletano: Alessio Sabatino commesso napoletano che, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe bisessuale.

Tra gli altri quasi famosi la porno-star Nausica Cardone, la ballerina Perla Francalanci (con un calendario sexy alle spalle) e la finalista velina Cristina del Basso (detta “Tetta Atomica”).

Anche quest’anno a condurre la trasmissione, che si preannuncia trash come non mai, c’è Alessia Marcuzzzi. Dal 12 gennaio su Canale 5.

Nonostante una petizione di qualche tempo fa ne chiedesse la programmazione in prima serata e su Raiuno, “I segreti di Brokeback Mountain” è andato in onda, a tre anni dalla sua uscita, ieri sera su Raidue alle 22.45. Fin qui nulla di anomalo visto che il film è classificato come vietato ai minori di 14 anni (anche se vincitore di un Leone d’Oro e campione d’incassi nel 2005).

La cosa vergognosa è che, nonostante la seconda serata, il film è stato mutilato di scene, anche importanti nella compresione della storia, che qualcuno ha ritenuto troppo forti: il primo rapporto tra i due (in realtà “suggerito” più che mostrato) e vari momenti d’intimità, compreso un tenero bacio. Nessuna censura ovviamente per le torbide scene di sesso etero e per la scena violenta della morte di Jack.

Un vero peccato per quello che è prima di tutto un capolavoro del cinema, uno spaccato della società americana ed una bella storia d’amore. Consoliamoci pensando che da domani sarà disponibile nei negozi la collector edition del film in doppio dvd.

Ieri sera Paolo Colombo ha dedicato un’intera puntata di V-ictory (trasmssione sportiva di La7) al legame tra calcio ed omosessualità. Al centro del programma un’intervista ad un escort che ha tra i suoi clienti numerosi calciatori di Serie A e B ed anche della Nazionale.

Ma si è parlato anche degli Eurogames di Barcellona e della triste storia di Justin Fashanu, giocatore nigeriano che nel 1990 si suicidò dopo aver fatto coming out ed essere stato rinnegato da parenti, colleghi e comunità di origine.

In concomitanza con la trasmissione Paolo Colombo ha inaugurato il suo blog sul sito di La7 dove racconta la realizzazione della puntata del programma che lo ha spinto poi a fare coming out.

E’ l’argomento del giorno: Vladimir Luxuria, una transgender, ha vinto L’Isola dei Famosi 2008. Se nella comunità omosessuale la contentezza è unanime (da Aurelio Mancuso ad Imma Battaglia, dal Circolo Mario Mieli all’ On. Paola Concia), al di fuori le opinioni sono discordanti: qualcuno (sogghignando) parla di vittoria della sinistra, “rivoluzione antropologica” e paragona Vladimir ad Obama, qualcun’altro invece sottolinea come la Luxuria sia la vincitrice di una delle trasmissioni più trash della televisione italiana, catalogando l’ex-onorevole di Rifondazione come fenomeno da baraccone.

I due fronti contrapposti sono ben rappresentati da altrettante testate di sinistra: Liberazione e Il Manifesto. Il primo, dopo le perplessità della vigilia, sale sul carro dei vincitori (“contrordine compagni!”) ed osanna Vladimir come la propria eroina candidandola addirittura alle prossime elezioni europee; il secondo sottolinea il comportamento da “donnetta da ballatoio” della transgender più nota d’Italia candidandola al massimo a regina del pettegolezzo. […]

Ieri sera su La7 nel corso della trasmissione di approfondimento Reality è andato in onda il documentario “Le lenzuola della mafia” dedicato alla questione omosessuale all’interno dei clan mafiosi tra onore e ipocrisia.

Nella seconda parte del filmato, disponibile sul sito dell’emittente, il racconto di Gina Piscitelli (Mit Napoli) sulla sua esperienza di donna di mafia, l’intervento di Carlo Cremona (I Ken) sui casi recenti di omofobia in piazza Bellini e la testimonianza di Arnolfo Petri, attore e regista che racconta le minacce ricevute dopo la messa in scena di “Crastula” (di cui sono proposti alcuni brani) che narra, in uno degli episodi di cui è composto, la relazione tra un camorrista ed un femminiello nella cella di un carcere.