1° dicembre contro l’Aids. Arcigay Napoli in provincia

la locandina della giornata di lotta all’aidsIl 1º dicembre 1981 è stato diagnosticato il primo caso di Aids. La Giornata mondiale contro l’Aids, indetta in questa data, si celebra da molti anni con l’intento di accrescere la coscienza circa la diffusione del virus Hiv.

L’Arcigay di Napoli in occasione di questa ricorrenza sarà presente in locali e piazze con propri stand distribuendo materiale sulla prevenzione e preservativi. Sarà inoltre presentata la nuova campagna Arcigay sull’uso del preservativo.

Martedì 1° Dicembre si svolgerà a Pompei la Giornata di lotta e contrasto all’Aids promossa e realizzata in collaborazione con il Comune al fine di sensibilizzare e informare i giovani che vivono in provincia e che spesso non sono sufficientemente informati alle pratiche di sesso sicuro. […]

Omosessualità e psicoterapia. Convegno internazionale a Roma

convegno internazionale a romaSi svolgerà sabato prossimo 7 novembre presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma il convegno internazionale Omosessualità e Psicoterapie in cui si affronterà (dal punto di vista storico, clinico, etico e religioso) il delicato tema dell’approccio da parte dei professionisti della salute mentale a quei pazienti che si rivolgono loro per cambiare il proprio orientamento omosessuale.

Nel corso della giornata (che si aprirà con il saluto del Dott. Luigi Palma, Presidente Ordine Nazionale degli Psicologi e si chiuderà con una tavola rotonda a cui partecipa il Prof. Paolo Valerio, Ordinario di Psicologia Clinica alla Università degli Studi di Napoli Federico II) sarà proiettato il documentario (in lingua originale con sottotitoli) “Abomination” contenente le testimonianze di ex-pazienti delle terapie riparative. […]

Aids: decodificato il genoma dell’Hiv

la copertina di NatureUn gruppo di ricerca americano dell’Università della North Carolina coordinato dal professor Kevin Weeks ha decodificato la struttura dell’intero genoma del virus Hiv 1 (il ceppo più diffuso in occidente) responsabile della sindrome dell’Aids.

I risultati della ricerca (che sono stati pubblicati sull’ultimo numero di Nature) permetteranno di capire come il virus infetta le persone (ad esempio quali trucchi usa per non essere individuato nel corpo umano) e faciliterà lo sviluppo di farmaci antivirali sempre più efficaci.

Epatite A e B: prevenire è meglio, vaccinarsi è gratis

0_4copia.jpgNei giorni scorsi il blog dedicato alla Salute del Cassero ha informato dell’improvviso aumento di Epatite A nella popolazione omosessuale locale con dati dell’Azienda Sanitaria di Bologna presso cui solo nell’ultimo mese sono stati registrati nove casi tra i gay. Se già poche decine di casi in un anno nella popolazione generale destano l’attenzione delle autorità sanitarie, capiamo l’entità del fenomeno.

A Napoli dove si sono verificate periodicamente epidemie di Epatite A soprattutto a causa di abitudini alimentari scorrette diffuse nella popolazione giovanile e le infezioni epatiche sono endemiche (cioè la loro presenza è sempre costante nella popolazione), la diffusione di Epatite A tra i gay è al momento sotto controllo.

E’ il dottor Andrea Simonetti, responsabile del Servizio Epidemiologico di Prevenzione della ASL Napoli 1, a rassicurarci

Se la diffusione dell’Epatite B è a livello normale tra le persone omosessuali, non abbiamo notato al momento una specificità in questo senso nella diffusione dell’Epatite A. L’anno scorso ci sono stati  focolai epidemici in due campi nomadi ma causati da altri motivi, che sono di ordine igienico-sanitario: oltre al caso-indice del consumo scorretto di frutti di mare, ben cinquanta persone espletavano i loro bisogni in una parte del campo con cui restavano a contatto.

Abbiamo fatto le nostre rimostranze al comune ed al prefetto ed il comune ha proceduto all’opera di urbanizzazione primaria. Sulla popolazione omosessuale non abbiamo invece dati che indichino una incidenza particolare; se avessimo gli stessi dati che lei mi comunica per Bologna inviteremmo sicuramente tutta la popolazione di riferimento a fare il vaccino

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Aids e Web 2.0: luoghi comuni e percezione del rischio

Bloggers Unite

Il 1º dicembre 1981 veniva diagnosticato il primo caso di Aids. A partire dal 1988 in quel particolare giorno si svolge la Giornata Mondiale Contro l’Aids.

NapoliGayPress con questo post partecipa al progetto Bloggers Unite che coinvolge sul tema la comunità dei blogger attraverso l’uso del social web.

Nel web 2.0 (quello dei blog, di MySpace e di Facebook, per intenderci) si parla poco di Aids e chi ne parla non pare sentirsi coinvolto: è il risultato di un sondaggio dell’Istituto Eiko che ha monitorato le conversazioni on-line tra gennaio e giugno 2008.

Ma quello che accade in rete (e che coinvolge 14 milioni di italiani) è solo lo specchio di ciò che avviene off-line.

C’è ancora chi crede che l’Aids sia la malattia dei gay e dei drogati. In realtà è sempre più chiaro che non esistono più “categorie a rischio” e che, anzi, i soggetti che corrono un pericolo maggiore sono eterosessuali over 50 (uomini che praticano sesso non protetto con prostitute e che poi contagiano il partner) e ragazzi over 25 (poco informati sulle malattie a trasmissione sessuale).

E c’è sempre l’abitudine a considerare la malattia come un problema degli altri: secondo un sondaggio realizzato per conto di Network Persone Sieropositive solo il 25% degli intervistati ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini sessuali a seguito della diffusione della malattia. Mentre solo per 4,8% degli intervistati l’Aids è la prima delle preoccupazioni. […]

Intelligenza Sessualmente Trasmissibile: pronti al contagio?

logo iessetiInformare la popolazione su come affrontare correttamente la propria sessualità e fare in modo che queste informazioni vengano trasmesse al maggior numero di persone è lo scopo di un nuovo progetto per una campagna di informazione e sensibilizzazione riguardante le malattie sessualmente trasmissibili.

Il progetto si chiama IST - Intelligenza Sessualmente Trasmissibile. Attraverso la comunicazione classica (campagna stampa e affissioni) e i mezzi di comunicazione tipici del web 2.0 (blog e social network) gli ideatori del progetto si faranno promotori della trasmissione delle corrette informazioni per la salvaguardia della salute durante il rapporto sessuale, utilizzando l’intelligenza.

Il messaggio che si vuole trasmettere è importante quanto semplice: il sesso non protetto e comportamenti a rischio possono segnare la propria vita in modo indelebile.

Il primo dicembre prossimo, in occasione della giornata mondiale contro lʼAids, al sito istituzionale www.iesseti.info e al blog già attivo sarà affiancato il sito www.intelligenzasessualmentetrasmissibile.org che conterrà tutte le immagini e gli slogan della campagna.

E da gennaio il progetto approderà, tramite poster, depliant e gadget, nei locali gay di tutta Italia.

Sportello salute Arcigay Napoli: sempre più al servizio della comunità

copia-di-logo_arcigay_napoli.jpgDa venerdì 14 novembre 2008 l’Arcigay di Napoli offrirà un nuovo servizio gratuito alla comunità LGBT (Lesbica, Gay Bisessuale e Transessuale): lo sportello salute che si aggiunge allo sportello diritti.

Oltre alla assistenza legale gratuita, quindi, l’Arcigay di Napoli offrirà assistenza e consulenza medica ai cittadini e alle cittadine omosessuali, bisessuali, transessuali e transgender.

Lo Sportello Salute si avvale della consulenza gratuita di professionisti soci dell’Arcigay di Napoli, e intende fornire consulenza medica online o presso la sede dell’associazione, e promuovere la tutela della salute, anche in termini di prevenzione, della comunità LGBT Napoletana. […]

Benvenuti nel mondo dell’Aids

aidsNegli ultimi giorni si è parlato molto, ed a vario titolo, di Aids. Se il modo scientifico si dimostra sempre più interessato al tema, gli ambienti clericali sono ancora fomentatori di luogi comuni e non mancano posizioni spesso discutibili ed estreme.

Venerdì scorso Joseph Ratzinger, in un discorso in occasione dei 40 anni dell’enciclica “Humanae Vitae”, si è scagliato contro i metodi contraccettivi. Gli ha fatto eco Aurelio Mancuso, presidente Arcigay:

“La chiesa è la più grande organizzazione internazionale moralmente responsabile della diffusione dell’HIV/AIDS, perché con la sua pervicace opposizione all’uso del preservativo nei fatti incita ad una sessualità ignorante ed irresponsabile”

Di ieri è la notizia che la dottoressa Barre-Sionoussi e il virologo Luc Montagnier sono stati insigniti del premio Nobel per la salute per le scoperte sul virus dell’Aids (di cui sono considerati i “genitori”).

A 25 anni dalla scoperta del virus dell’Hiv, Montagnier annuncia un vaccino terapeutico contro l’Aids che dovrebbe essere pronto entro quattro anni.

“Meglio tardi che mai - afferma Montagnier - E’ importante che il Comitato del Nobel si sia interessato all’Aids, che e’ un flagello mondiale”

Oggi, invece, nel corso della trasmissione Un medico in diretta sull’emittente Radio Maria, l’infettivologa Chiara Atzori, tristemente nota per il suo impegno nel voler curare gli omosessuali, rispondendo ad una telefonata di un ascoltatore ha dichiarato:

“Personalmente credo che non sia ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell’omosessualità, e quindi in qualche modo la depatologizzazione intesa come, così, equiparazione un modo di essere come un altro i risultati sanitari sono stati devastanti”

Profilassi post esposizione: combattere l’Aids sul tempo

la locandina della Nadir Onlus sulla PEPL’associazione Nadir Onlus, che ha tra i propri obiettivi quello di informare e formare sulle strategie terapeutiche per combattere l’Hiv/Aids, ha lanciato una campagna intitolata Hiv: combattiamolo sul tempo.

La campagna ha come oggetto la profilassi post esposizione: se la prevenzione (attraverso la riduzione dei comportamenti a rischio) è la prima linea di difesa contro l’infezione da Hiv, quando gli sforzi preventivi non sono attuabili (come nel caso di una violenza sessuale), la PEP è considerata un’importante opportunità.

L’associazione ha messo a punto una locandina (scaricabile in formato pdf e jpg) con elencati i casi e le condizioni in cui la PEP è attuabile e a chi rivolgersi: la profilassi prevede l’utilizzo di una terapia antiretrovirale per evitare o ridurre significativamente il rischio di contagio entro 72 ore dall’incidente.

L’ultimo numero di NadirPonte, la rivista dell’associazione rivolta a pazienti e medici, è dedicata al tema “Hiv e profilassi post esposizione”. Per info: nadironlus.org

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