1978-2008: la lunga strada delle unioni civili

Il 2008 si è aperto con buone notizie sul fronte delle unioni civili: nello stato americano del New Hampshire e in Uruguay sono entrate in vigore leggi che riconoscono diritti a coppie dello stesso sesso e già a capodanno sono state numerose le celebrazioni con rosee previsioni per il futuro. E presto anche la rigida Australia aprirà alle coppie gay. Ovviamente per noi italiani, che ce ne stiamo a guardare, non ci sono buone nuove e non ci resta che gioire dei progressi che avvengono in altri paesi del mondo per non piangere dell’arretratezza della nostra legislazione.

E’ importante ricordare che ben 30 anni fa si cominciò a parlare in Europa di unioni civili e diritti alle coppie dello stesso sesso. Precursore in materia fu il governo svedese che nel 1978 istituì una commissione per valutare la necessità di una legislazione in merito ed allo stesso tempo incaricata di sviluppare proposte di legge tese a fronteggiare la discriminazione di omosessuali. La commissione ritenne che i tempi erano prematuri (sic!) ma gettò le basi per tutto ciò che è accaduto poi. […]

Il ravvedimento operoso di Veltroni: Binetti “sbagliata e pericolosa”

17maggio-042.jpg “Quella dell’omosessualita’ come una malattia da curare, secondo la tesi riproposta dalla senatrice del Pd Paola Binetti e’ una “tesi sbagliata e pericolosa”.

E’ quanto scrive il segretario del Pd, Walter Veltroni, che in una lettera a La Stampa, spiega

“E’ una tesi sbagliata perche’ l’omosessualita’ e’ una condizione umana, che non ha senso alcuno ridurre a una patologia e che deve essere rispettata in quanto tale. Ma e’ anche una tesi pericolosa, perche’ induce, o almeno asseconda, il misconoscimento dei diritti delle persone omosessuali di condurre una vita normale, senza subire discriminazioni sociali o addirittura, come purtroppo capita ancora con preoccupante frequenza, soprattutto nei riguardi dei piu’ giovani, atti di persecuzione e di violenza, fisica e psicologica”.

Veltroni afferma di voler onorare l’impegno preso nella campagna per l’elezione a leader del Pd quando affermo’ che “il Partito democratico lavorera’, in Parlamento e nel Paese, per contrastare, con la legge, con le buone pratiche amministrative, con l’impegno culturale e civile, ogni forma di intolleranza e discriminazione, tanto piu’ se violenta, correlata con l’orientamento sessuale delle persone.

Il primo impegno e’ il sostegno in Parlamento al disegno di legge del governo contro la violenza sessuale, nel testo di larga convergenza approvato dalla commissione Giustizia della Camera. […]

Desmond Morris: “I gay sono adulti non del tutto cresciuti”

gay-toscana.jpgI gay sono adulti non del tutto cresciuti, che hanno conservato “da grandi” la fantasia, la spontaneità e la ingenuità dei bambini. A formulare questa inedita, fantasiosa, inutile e non provata teoria è Desmond Morris, celebre etologo e zoologo inglese, nel recente libro pubblicato in Gran Bretagna, dal titolo “The naked man” (L’uomo nudo).

Morris aveva creduto a lungo, che le tendenze omosessuali fossero dovute soprattutto alla mancanza di una forte figura paterna in famiglia, insomma a un padre debole. Ma adesso ha cambiato opinione, sostenendo che a rendere gay le persone è la neotonia, un termine usato in zoologia per identificare il momento in cui lo sviluppo di una determinata specie si arresta prima del tempo e l’animale conserva allora in età adulta alcuni tratti infantili, adolescenziali, giovanili. […]

La7 sospende Luttazzi. “Come si fa a sopportare una cosa del genere?”

images.jpg Decameron, il programma di Daniele Luttazzi in onda il sabato su La7, è stato sospeso. La decisione è stata presa dalla stessa emittente ed è stata motivata con le offese e le volgarità rivolte a Giuliano Ferrara nella puntata di sabato scorso.

Nella trasmissione andata in onda sabato 1 dicembre e replicata giovedì 6, Luttazzi aveva detto che l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi “ha avuto il coraggio di dire che lui, in fondo, era contrario alla guerra in Iraq”, dopo quattro anni di conflitto, migliaia di vittime tra i soldati americani e decine di migliaia tra i civili iracheni. “Come si fa a sopportare una cosa del genere?”, si era chiesto Luttazzi, spiegando di avere “un proprio sistema”: pensare “a Giuliano Ferrara dentro la vasca da bagno”, con Berlusconi, Dell’Utri, Previti e la Santanché.

Visionate il “pezzo” dello scandalo senza censura su youtube e giudiucate voi.La satira castiga la politica con un sorriso amaro, ma chi censura la cattiva politica?

Simioli (Arcigay Napoli): “Contro la deriva integralista una stagione di mobilitazione”

copia-di-salvatoresimioli-one.bmpIeri sera a Napoli in Piazza del Gesù , luogo recentemente balzato agli onori della cronaca per le intemperanze omofobe del parroco del chiesa del Gesù Nuovo, si è “concretizzata” la protesta dell’Arcigay di Napoli contro la deriva reazionaria e clericale della politica italiana, mediante la distribuzione di un migliaio di volantini da parte di un gremito gruppo di volontari.

A poche ore dalla drammatica votazione in Senato della legge contro la violenza omofoba, fortemente osteggiata dai senatori cattolici e da esponenti del Governo, l’Arcigay di Napoli ha voluto così esprime lo sdegno dei cittadini e delle famiglie omosessuali contro la deriva integralista della politica italiana ed ha invitato la cittadinanza tutta, le associazioni, i movimenti, ad unirsi alla protesta, alla vigilia della discussione della legge in Parlamento, prevista per martedì 11 dicembre. […]

Qualcosa è cambiato/2. Intervista a Dolores Madaro

madaroPubblichiamo l’intervista a Dolores Madaro, assessore alla Memoria della Città di Napoli (tra le deleghe Anagrafe, Stato civile, Biblioteche civiche). Dai ricordi della guerra alle battaglie femministe, al riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali e transessuali, la passionaria laica, come è definita l’assessore, ripercorre le tappe della storia sua e della città in un incontro in esclusiva per i lettori di Napoligaypress.it

Partiamo dal nome che non è napoletano. Che origini ha ?

Mi chiamo così in onore dell’attrice Dolores Del Rio e forse di Dolores Ibárruri. Mio padre era di tendenze un po’ anarchiche e non escludo che volesse darmi il nome di una grande combattente come la Ibárruri.

Della Ibárruri ha anche il nomignolo. Le piace il soprannome di “passionaria laica” ?

Mi riempie di gioia. Il nomignolo passionaria ce l’ho da sempre. E sono laica, ma tollerante anche con i cattolici. Laico significa tollerante verso gli altri altrimenti si finisce col fare un’altra crociata.

Ci racconti qualcosa della sua vita. Lei è napoletana ?

Mio padre era di origini beneventane. Emigrò giovanissimo in America con i suoi fratelli, dove frequentò le scuole fino ai diciotto anni. Poichè sosteneva la causa di Sacco e Vanzetti subiva continuamente minacce. Per questo tornò e sposò mia mamma. Io sono di Supportico di Capodimonte, una zona popolare ed antica dove vive anche Zanotelli. Mio padre scelse questo posto anche perché era vicino al ricovero tufaceo, che nella Seconda Guerra Mondiale fu un rifugio antiaereo. […]

Indignazione integrata

mugMi fa sempre molta specie dover difendere, come è capitato varie volte in questi giorni, davanti ai miei amici e colleghi spesso afflitti da un inconsolabile antagonismo post adolescenziale al sistema, le ragioni sia pur superstiti della democrazia italiana e del diritto. Ascoltare persone generalmente colte e sofisticate, relativamente ai campi del sapere di loro pertinenza, banalizzare in modo così volgare, nell’asserzione che in questo Paese bisognerebbe delegare l’esercizio della funzione pubblica a Beppe Grillo piuttosto che a De Magistris, ai vaffanculo piuttosto che alle lacrime appassionate di Clementina.

Costringendomi a inerpicarmi in sillogismi ardui, a declinare ragionamenti che fino a ieri parevano ovvi, riducendomi a citare (io profanissimo) Toqueville (a proposito della separazione dei poteri, del fatto che i magistrati non possono essere tribuni), piuttosto che Cesare Beccaria (a proposito della remissione della colpa con lo sconto della pena carceraria, in relazione a Grillo e a quella storia circa tutte le condanne definitive in politica).

Cose elementari, talmente tali che neanche le padroneggio bene. E mi fa strano che debba difendere la democrazia e il diritto (al grido politicamente scorretto di “fatevi un giro in Sudan”), sentendomi per questo dare del “papista e reazionario” (sic!) proprio io che di tutti questi amici e colleghi, più o meno ben inseriti in società e così politicamente corretti, così calibratamene indignati, sono quello che gode in assoluto del numero minore di diritti di cittadinanza in questo Paese! E allora come fare per continuare ad indignarsi, mantenendo nel contempo nitida l’ambizione all’ampliamento della sfera dei diritti piuttosto che al loro rovesciamento?
Indignandomi con voi che mi leggete e che sapete distinguere. E comprendere. […]

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