Con questo post NapoliGayPress partecipa all’iniziativa Bloggers United for Human Rights organizzata da BlogCatalog (directory internazionale di blog) e Amnesty International.
Se l’estate scorsa Capaccio e Piazza Bellini sono stati teatro di atti di omofobia e bullismo, il nuovo anno a Napoli è cominciato con due gravi casi di omofobia. Il primo la notte di capodanno quando tre ragazzi sono stati insultati e aggrediti da quattro persone nella stazione della metropolitana di Piazza Vanvitelli. Qualche settimana dopo una dipendente, lesbica dichiarata, della seconda municipalità si è vista recapitare un volantino con scritte offensive.
Piccoli e grandi casi di bullismo ed omofobia sono all’ordne del giorno e sono alimentati da dichiarazioni omofobe di esponenti politici e gerarchie cattoliche. Un reportage di Liberazione ha portato allo scoperto un giro di guaritori di gay, palesemente in contrasto con quanto stabilito dell’Ordine degli Psicologi (che non considera l’omosessualità una patologia), ma a favore del quale è scesa in campo l’allora senatrice teodem Paola Binetti.
Anche la mancata approvazione della legge su stalking ed omofobia che, dopo una serie di polemiche, non è stata approvata per un cavillo e la progressiva evaporazione della legge sulle coppie di fatto (prima Dico, poi Cus) fino alla sua scomparsa dalle priorità del governo precedente segnano una sconfitta. […]
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