Il 30 Settembre, l’autore Francesco Pierri, nei panni della drag Cristina Prenestina, leggerà il suo libro ‘Nino il T-rex’ e guiderà bambini e bambine in un laboratorio creativo. Questo ha fatto andare su tutte le furie la Lega (nord) e ProVita (o ProMorte, dipende dai punti di vista)
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#30settembre #dragqueen #crstinaprenestina #provita #lega #gaypress
La politica, pur di fare propaganda e creare ancora più odio, discriminazione e divisione sociale, è arrivata al punto di parlare di una pubblicità e di strumentalizzare una bambina di circa cinque anni. Con tutti i problemi che ci sono in Italia e che hanno gli italiani sarebbe più opportuno che chi di competenza lavorasse e pensasse ad altro e non a uno spot.
I problemi su questa campagna, però, non sono solo legati al fatto che non si parla della famiglie LGBT+ (come se le persone LGBT+ non andassero a fare la spesa), ma che non fa arrivare allo spettatore il messaggio principale ovvero: perché dovrei scegliere l’Esselunga e non un altro supermercato per andare a fare la spesa? Cosa mi offri tu che un altro non mi può dare? Il problema di questo spot, infatti, è tutto qua. Nessun attacco alla “famiglia tradizionale” e nessun attacco a chi divorzia. La comunicazione sembra essere non corretta a monte. Dunque, posiamo le armi e analizziamo la pubblicità da un punto di vista comunicativo
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#29settembre #esselunga #pesca #divorzio #gaypress
A Foggia, un padre ha minacciato di morte e picchiato il proprio figlio dopo che ha fatto coming out. Sono queste le persone “normali” che piacciono a Vannacci e a questa destra?
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#28settembre #foggia #omofobia #vannacci #gaypress
“Mamme riunite!!! Un inizio anticipato per le mamme di tutto il Paese, nord e sud, ma siamo in viaggio per diffondere un po’ di amore e fare un po’ di rumore”. Questa la dichiarazione delle Mammies For Trans Rights, un gruppo autogestito di donne, mamme e paladine della giustizia, pronte a difendere i diritti trans anche dei loro figl* acquisit*.
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#25settembre #Irlanda #MammiesForTransRights #DirittiLGBT #DirittiTrans #Gaypress
Tiziano Ferro sta divorziando dal marito Victor Allen. Almeno, questo è quello che pare abbia annunciato. Una volta emersa la notizia sui Social sono piovuti diversi commenti omofobi più o meno di questo tenore: “Ma non era amore?” “Si sono sposati solo per il patrimonio”. “Dovevano pensarci prima di avere quei bambini”.
Una volta letti questi commenti, che potete andare a reperire voi stessi sui vari portali online, un domanda ci è venuta spontanea: Ma gli etero non divorziano? Il quesito è lecito perché c’è stato un vero e proprio accanimento contro il cantante come se a separarsi fossero solo le coppie gay. Una ipocrisia tutta italiana insomma.
In merito alla vicenda è intervenuto anche il Partito Gay LGBT+, perché il divorzio potrebbe andare a minare la genitorialità di Ferro in quanto non può venire in Italia con i figli che ha avuto mediante la GpA (pratica regolamentata e tutelata negli USA)
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In Australia si fanno sempre più passi in avanti per permettere ai giovanissimi transgender di sentirsi protetti e al sicuro. Invece, a poco a poco, l’America e il resto del mondo appaiono sempre più bigotti ed esclusivi. È l’ora che questo sia l’esempio da prendere a modello, e non altre realtà discriminanti.
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Tra le varie ossessioni del Governo Meloni, c’è quella per la natalità. Secondo questa destra reazionaria, infatti, le donne italiane dovrebbero sfornare figli come si fa con le patate al forno durante il pranzo della domenica. Poco importa, ovviamente, se le famiglie (rigorosamente “tradizionali” non sia mai) non sanno come mantenere i bambini visto gli stipendi da fame e gli elevati ed eccessivi costi della vita. Per loro l’importante è che si sforni. Punto e basta.
Eppure, facendo una “ricerca” di nostro pugno spulciando in rete qua e là, pare che i primi a fare pochi figli siano proprio diversi esponenti di questa destra. E se non li fanno loro i figli, per la Nazione e per la patria, che guadagno 20 mila Euro al mese chi li dovrebbe fare? Con questo non stiamo scrivendo che chi guadagna un lauto stipendio deve per forza fare figli, ci mancherebbe. Semplicemente, che queste persone avrebbero una possibilità, almeno economica, migliore rispetto ad altre per poter procreare. Come anticipato, però, noi non imponiamo. Noi. Sembra sempre più evidente, invece, la volontà di questa destra reazionaria di imporre una ideologia dalla quale, però, loro stessi prendono le distanze
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La Svizzera decide che donare il sangue è un atto civico, di solidarietà, gratuito, generoso e senza discriminazioni. Anche in Italia, per fortuna, almeno in tal senso la situazione è positiva
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Un tassello importante per la donazione di sangue: gli uomini che fanno sesso con altri uomini in Svizzera non saranno più esclusi per 12 mesi dalla donazione di sangue
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Questo è veramente troppo, stiamo rasentando il ridicolo. L’America conservatrice si crede così progressista e protettiva, quando in realtà mette in luce solamente la sua natura razzista, xenofoba ed omotransfobica. Un chiaro esempio di cosa non dire e fare, una vergogna assoluta per la società. È questo di cui ci dobbiamo preoccupare adesso? Dover morire per essere sé stessi?
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