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In Irlanda le mamme scendono in piazza per i nostri diritti

In Irlanda le mamme scendono per i nostri diritti. Ebbene sì, un gruppo autogestito di mamme sta scendendo in protesta per le strade irlandesi per i diritti transgender. Ma scopriamo di più insieme.

Irlanda: Mammies For Trans Rights

In Irlanda adesso le mamme stanno attivamente protestano per le strade in favore dei giovani trans. Claire Flynn, di Mammies For Trans Rights, ha dichiarato: “Le persone trans non possono essere sempre in prima linea perché è troppo pericoloso per loro. E come genitori, ci siamo tutti detti: ‘Bene, chi altro lo farà se non noi?’”. Il movimento è iniziato a causa della terribile paura, turbamento e angoscia provati dai giovani trans in Irlanda e altrove. Questi sentimenti sono stati evidenziati dalla morte della studentessa trans Brianna Ghey, che è stata trovata con ferite mortali da taglio in un parco a Warrington nel Febbraio scorso.

Colei che ha iniziato la protesta, Brianna Ghey

L’11 Febbraio 2023 Brianna Ghey, una ragazza transgender britannica di 16 anni di Birchwood a Warrington, Cheshire, Inghilterra, è stata uccisa nel Culcheth Linear Park. Due adolescenti accusati, entrambi di 15 anni, erano in custodia della polizia e sono stati dichiarati colpevoli di omicidio quattro giorni dopo l’incidente. Non è stato possibile stabilire il movente del crimine, e la polizia sta indagando su “tutte le linee di indagine”, compreso quello sull’omicidio come possibile crimine d’odio.

L’Irlanda non dimentica, soprattutto le mamme

La signora Flynn continua così: “Il nostro obiettivo è ridurre il rumore delle persone che forse non sono d’accordo e farle sentire meno, e amplificare le voci di coloro che sono favorevoli e farle sentire di più. In modo che ciò che le persone sentono sia l’amore e l’accettazione della loro comunità, e non quei pochi che forse hanno un problema con questo”. Claire ha dichiarato inoltre che il gruppo di base è un luogo che offre alle persone che non sanno come sostenere la comunità trans un posto dove fare esattamente questo.

La storia in Irlanda parla chiaro

L’Irlanda è degna di nota per la sua trasformazione da un paese prevalentemente conservatore nei confronti delle questioni LGBTQIA+, in parte a causa dell’opposizione della Chiesa cattolica romana, a un paese che mantiene opinioni prevalentemente liberali nell’arco di una generazione. Nel Maggio 2015, l’Irlanda è diventata il primo paese a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso a livello nazionale tramite voto popolare. Il New York Times ha dichiarato che il risultato pose l’Irlanda “all’avanguardia del cambiamento sociale. L’omosessualità è stata depenalizzata nel 1993, e la maggior parte delle forme di discriminazione basate sull’orientamento sessuale sono ora vietate. L’Irlanda vieta inoltre l’incitamento all’odio basato sull’orientamento sessuale.

Di più sul gruppo, parla Karen Sugrue

Karen Sugrue, di Mammies For Trans Rights, ha inoltre dichiarato: “Stiamo cercando di creare uno spazio in cui ci sia una narrativa alternativa. Forse la mamma di una persona trans non è nella posizione di dare l*i il sostegno di cui ha bisogno, ma vedere che ci sono mamme e mamme là fuori per le quali questa è un’esperienza del tutto normale dà l*i qualcosa di enorme”. Il gruppo di circa 10 donne protesta per i diritti dei trans soprattutto nei fine settimana. “Voglio dire, abbiamo trascorso due mesi di marcia incredibili, perché ogni volta mi viene la pelle d’oca solo a pensarci. Ogni volta che marciamo la gente esce dalla folla, ci abbracciamo!”.

Ma non è tutto rose e fiori…

Tuttavia, Claire e Karen sono state aperte riguardo alle sfide che devono affrontare, attirando l’attenzione negativa di quella che chiamano “minoranza”. “Ciò che mi dà fastidio e che ho visto sorgere minacce molto mirate. Minacce di sfondarmi la testa. E sono dovuta andare alla polizia perché uno dei miei figli era stato preso di mira, ha aggiunto la signora Sugrue. Il gruppo ha recentemente concentrato la propria attenzione sulla proposta di divieto dei libri in Irlanda. “Abbiamo davvero la sensazione che i bambini trans, i genitori di bambini trans e la comunità trans in generale vengano infastiditi, resi mostri e demonizzati dai media. E non c’è nessuno che si faccia avanti per dire, sai, questi sono solo adolescenti, sono solo bambini”.

Cosa sta accadendo in Irlanda nelle biblioteche e librerie?

Ultimamente dei vigilantes sono entrati nelle biblioteche di Cork e Kerry per protestare contro ciò che ritenevano fornitura di letteratura LGBTQIA+ inadatta ai giovani adulti, o “la lettura di materiale immorale ai bambini”. Il Tánaiste della Repubblica d’Irlanda Martin ha affermato la distruzione dei libri, come accaduto quando gli agitatori di Cork distrussero “This Book is Gay” di Juno Dawson, rivolto ai giovani adulti, ha segnato un ritorno ai giorni bui della censura che hanno attraversato gran parte del 20° secolo in Irlanda.

Il Tánaiste della Repubblica d’Irlanda parla

“Questo gesto è scandaloso. Dobbiamo fermare questo vigilantismo. L’avevamo già avuto prima. Joyce e Ulisse. I grandi romanzi furono banditi. Ci siamo lasciati quell’epoca alle spalle. Dobbiamo avere fiducia nei genitori. Le biblioteche sono un’oasi per la società e la comunità: sono posti incantevoli, posti meravigliosi. Mi dispero e sono sgomento che le persone entrino in una biblioteca, sconvolgano la pace e la tranquillità di cui godono, e lo studio e la lettura che le persone fanno, prendendo violentemente i libri da uno scaffale e distruggendo proprietà”, ha dichiarato il signor Martin, parlando a Mallow.

Non so perché, ma i conservatori ed i bigotti stanno diventando sempre più violenti. Violenti verso cultura, benessere, salute personale. Ma soprattutto contro l’identità altrui, la sua espressione, la libertà di quest’ultima. Che senso ha? Non abbiamo tutti i medesimi diritti? Allora perché toglierceli con così tanta foga rabbiosa… non ha alcun senso logico.

 

Aeden Russo

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