rosa russo jervolino, sindaco di napoliE Rosa Russo Jervolino, per la seconda volta, ha detto “Stop!” .

Nel luglio scorso il Consiglio della V Municipalità approvava l’ordine del giorno che prevedeva l’istituzione di un Registro delle Unioni Civili nonostante una lettera del Sindaco che informava che la municipalità non aveva potere in materia.

Mentre si sta mettendo a punto il regolamento attuativo, ecco arrivare a Mario Coppeto, presidente della V Municipalità, un’altra lettera che ribadisce il contenuto della prima e rincara la dose:

“In relazione alla sua lettera con la quale mi trasmette l’ordine del giorno, approvato all’unanimità dal vostro Consiglio, nella seduta del 23-07-2008, desidero farLe rilevare che la materia non rientra nelle competenze delle Municipalità.

Infatti l’art. 117 lett. i) della Costituzione prevede espressamente che la materia dello ‘Stato civile’ rientri nella competenza legislativa esclusiva dello Stato

In sintesi: l’iniziativa della Municipalità è anticostituzionale, si diffida dal procedere!

“Il sindaco accusa di incostituzionalità mezza Italia - interviene Salvatore Simioli presidente di Arcigay Napoli - A Bologna il registro esiste da dieci anni e anche in moltissime altre città.

I termini della questione utilizzati dalla Iervolino sono giuridicamente infondati, visto che il provvedimento non ha niente a che fare con l’istituzione di nuove figure di stato civile”

Coppeto ha già chiesto udienza dal Sindaco. Ostinato quanto lui Norberto Gallo (Decidiamo Insieme), promotore del registro, che sottolinea come il veto del sindaco sia tranquillamente scavalcabile

“Il problema è politico-culturale e quindi riguarda il Pd, ma riguarda anche la volontà della Sinistra Arcobaleno rappresentata in giunta municipale da presidente e due assessori che a maggioranza potrebbero tranquillamente emanare il registro richiesto dal consiglio”

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