Parigi brucia… di passione per il rugby

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Se siete di quelli che si godono le vacanze a settembre e magari si trovano dalle parti di Parigi, sarà il caso di non farsi sfuggire i campionati di rugby che si svolgeranno in città. Un’agenzia inglese con lo scopo di invogliare il turismo britannico-francese ha pensato bene di sfruttare quest’evento fondendo la virilità tipica di questo gioco (molto diffuso soprattutto in Australia e Nuova Zelanda) con gli stereotipi classici della città dell’amore.

Ed ecco quindi baci alla francese ma anche mani sul sedere ed altre che frugano sotto i pantaloncini. Una goduria per il popolo omosessuale che ha già familiarità con questo mondo grazie all’ormai appuntamento fisso con “Dieux du Stade”, il calendario dei giocatori di rugby che ogni hanno allieta le camerette di molti di noi.

Per chi vuole gustarsi i particolari, qui c’è anche un bel filmato.

in punta di penna

Cartellino rosso per l’allenatore omofobo

Otto Baric“L’omosessualità è un comportamento anormale, che non deve essere praticato dai giovani. Io quelli dell’altra sponda li riconosco al volo, tanto che nelle mie squadre non li tollero”

Parola di Otto Baric, ct della nazionale Albanese. Fortunatamente l’ultima parola sulla faccenda l’ha espressa la UEFA che ha atteso che Baric ritornasse ad esercitare per infliggergli questa multa per le sue dichiarazioni rilasciate qualche mese fa. L’UEFA l’ha multato per tremila franchi svizzeri (duemila euro scarsi) dopo la segnalazione del FARE (Footbal Against Racism).

La multa è stata data sulla base di un articolo del regolamento UEFA contro gli atti discriminatori e chi la riceve non può fare ricorso in virrtù di un accordo anti-razzista sottoscritto da tutte le federazioni.

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