Salerno, “allarme gender” per uno spettacolo al Teatro Verdi
movimento. attualità. politica. salernoscritto da napoligaypress | 17 Dicembre 2015 | condividi su facebook
Uno spettacolo teatrale per bambini scatena un piccolo caso politico. Succede a Salerno, dove il Teatro Verdi, nell’ambito della rassegna rivolta ai più piccoli “Primi applausi”, programma per la festa della donna, con il patrocinio del Comune, lo spettacolo “Fa’afafine - Mi chiamo Alex e sono un dinosauro” di Giuliano Scarpinato (vincitore del Premio Scenario Infanzia 2014).
Nella lingua di Samoa, “fa’afafine” definisce coloro che sin da bambini non si identificano in un sesso o nell’altro. Lo spettacolo racconta la storia di un adolescente alla scoperta di sé e della propria identità: un’occasione importante per stimolare una discussione sulla differenza di genere in ambito educativo e formativo, al di là dei luoghi comuni e degli equivoci innescati da una certa disinformazione.
Si genera un “allarme gender” in piena regola: Antonio Roscia (presidente del Club Forza Silvio) chiede la cancellazione dello spettacolo “pro-gender” e il Consigliere Comunale Raffaele Adinolfi (Fi) fa un’interrogazione al Consiglio (chiedendo di ritirare il patrocinio del Comune) che spacca la maggioranza.
“Da più parti ed in più occasioni il Ministero dell’Istruzione, gli Ordini Professionali, Psicologi, Sociologi e numerosi esponenti della cultura hanno seccamente smentito, con corpose argomentazioni, l’esistenza della fantomatica ‘Ideologia del Gender’ - dichiara Ottavia Voza, presidente di Arcigay Salerno - un concetto creato dall’estrema destra religiosa che non esiste e non è stata mai teorizzata da nessuno. Si tratta in sostanza del tentativo di drenare facile consenso, facendo leva sulle fobie più irrazionali”
“Gran parte dei casi di bullismo che registriamo nelle scuole - afferma alle pagine de La Città di Salerno Martina Castellana, responsabile del consultorio DIG-Disagio Identità di Genere dell’Asl di Salerno, sono figli proprio di questa scarsa conoscenza. E forse, proprio una favola, può essere il modo più adatto per spiegare certi fenomeni agli adolescenti ma anche ai loro genitori”
Alla fine l’Assessore alla Cultura Ermanno Guerra e il Sindaco di Salerno Enzo Napoli resistono: lo spettacolo si farà in orario pomeridiano e le scuole saranno informate sul contenuto per permettere ai genitori di scegliere se farlo vedere ai loro figli.
foto: Jacopo Niccoli
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