Rossi Doria: “Napoli ormai intollerante come le altre città”
attualità. bullismo. opinioniscritto da carmineu | 15 Gennaio 2010 | condividi su facebook
Punta il dito Marco Rossi Doria intervistato da Gimmo Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno per commentare la morte di Yussuf Errahali, clochard 37enne di origini marocchine. Errahali è morto assiderato a piazza Cavour nella notte dello scorso lunedì dopo essere stato aggredito da un gruppo di giovani che, stando alle prime ricostruzioni, lo avevano buttato nell’acqua gelida di una fontana.
Il caso, per Rossi Doria, rappresenta la prova di una “scommessa persa”, per la “mancata costruzione nella città di una speranza collettiva che avrebbe dovuto coinvolgere e rendere protagonisti i giovani”.
Il riferimento è alla Città dei Bambini ed ai progetti degli anni ‘90, alle promesse elettorali di Bassolino sindaco, che avrebbero potuto riaccendere la speranza e che invece sono state smentite dai fatti mancati, con un dibattito pubblico sullo stato sociale che ora “non trova spazio né a destra, né a sinistra“, dove alla vigilia delle elezioni “si parla di schieramenti, di alleanze, di nomi; mai dei problemi e delle possibili soluzioni per il bene della la città e della regione“.
“Prima - conclude Rossi Doria - c’era una città dove insieme a tre persone propense ad attaccare briga, a tre teste calde per capirci, c’erano cinque che preferivano evitare, levare l’occasione come si dice volgarmente. Di fronte alla tentazione di infastidire quel poveretto ci sarebbe stato chi avrebbe detto di lasciarlo perdere”.
Mentre invece adesso
“i giovani migliori del centro come della periferia sono emigrati. Sono andati a lavorare a Verona, Reggio Emilia, Parma e Napoli è diventata tale e quale al resto d’Italia. Si sono ormai persi il rispetto e la cognizione del limite. Ogni aspetto comunitario che, lungo i secoli, aveva caratterizzato la nostra città, sta rapidamente evaporando”
foto: decidiamoinsieme.it
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Punta il dito Marco Rossi Doria intervistato da Gimmo Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno per commentare la morte di Yussuf Errahali, clochard 37enne di origini marocchine. Errahali è morto assiderato a piazza Cavour nella notte dello scorso lunedì do…
15 Gennaio 2010 | 12:23[…] Sono andati a lavorare a Verona, Reggio Emilia, Parma e Napoli è diventata tale e quale al resto d’Italia. Si sono ormai persi il rispetto e la cognizione del limite. Ogni aspetto comunitario che, lungo i secoli, aveva caratterizzato la … Leggi la notizia alla fonte » […]
15 Gennaio 2010 | 16:48Rossi Doria: “Napoli ormai intollerante come le altre città”
Punta il dito Marco Rossi Doria intervistato da Gimmo Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno per commentare la morte di Yussuf Errahali, clochard 37enne di origini marocchine. Errahali è morto assiderato a piazza Cavour nella notte dello scorso lunedì do…
16 Gennaio 2010 | 10:41Rossi Doria: “Napoli ormai intollerante come le altre città”
Punta il dito Marco Rossi Doria intervistato da Gimmo Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno per commentare la morte di Yussuf Errahali, clochard 37enne di origini marocchine. Errahali è morto assiderato a piazza Cavour nella notte dello scorso lunedì do…
16 Gennaio 2010 | 10:46Rossi Doria: “Napoli ormai intollerante come le altre città”
Punta il dito Marco Rossi Doria intervistato da Gimmo Cuomo sul Corriere del Mezzogiorno per commentare la morte di Yussuf Errahali, clochard 37enne di origini marocchine. Errahali è morto assiderato a piazza Cavour nella notte dello scorso lunedì do…
16 Gennaio 2010 | 10:47Questa è la verità: non è stato solo il freddo ma la violenza metropolitana e balorda ad uccidere Yussuf Errahal.
La coscienza dei più non può rimanere indifferente ed, ancora una volta, abbassare lo sguardo davanti ad un nuovo crimine sociale.
Yussulf non è il solo che muore così: molti dei senza fissa dimora, alcolisti, tossicodipendenti, homeless rischiano di non trovare la possibilità di un riparo ed un pasto caldo nella Napoli di oggi.
Sappiamo bene che alcuni interventi indirizzati su tali problematiche vengono offerti, ma appaiono, anche alla luce degli ultimi tristi avvenimenti, insufficienti ed inadeguati.
Conosciamo la situazione dei centri di prima accoglienza, Via De Blasis innanzitutto, dove lunghe lista di attesa per dormire la sola notte, sono la prova del fallimento delle politiche sociali di questa città e quindi il consolidamento dell’ emarginazione che si concretizza nell’addiaccio quotidiano.
Una proposta di intervento straordinario è dovuta: che si aprano tre o quattro punti all’interno delle stazioni della metropolitana per l’ aiuto ed il giusto conforto.
Facciamo appello alle Associazioni, di volontariato laico e cattolico nonché alla Protezione civile, di svolgere un ruolo di accoglienza e di inclusione nei punti individuati.
Chiediamo che venga effettuato un monitoraggio di tali presenze sui territori Municipali e cittadino e che sia istituita un’Anagrafe dei senza fissa dimora vincolata al diritto all’assistenza da riconoscere sempre.
Cons. Pino De Stasio - Francesco Fabozzi II e V Municipalità
16 Gennaio 2010 | 12:05