il sindaco di acero, raffaele lettieri“A novembre 2014 qualcuno ha voluto strumentalizzare la bandiera della pace che sventolava sul Castello Baronale di Acerra, accusandoci di averla confusa con la bandiera dell’orgoglio gay. Oggi si fa il contrario accusandoci di omofobia per delle parole dette non in pubblica assise”

Così risponde il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri [nella foto] alle accuse di “omofobia con la fascia tricolore” lanciate dal Meetup 5 stelle di Acerra e alle richieste di chiarimenti di Arcigay Napoli.

Nessuna discriminazione, quindi, né “alcunché di sessuale” nel definire “femminielli” i suoi contestatori ma solo un’accusa di “travestitismo” politico…

“Basandoci sull’antica esperienza della cultura popolare partenopea - si legge in una nota stampa del sindaco Lettieri - ci si riferiva a coloro i quali prima si travestono da politici per costruire consenso con la demagogia, immediatamente dopo si travestono da contestatori per altri tipi di dichiarazioni, poi tornano a travestirsi da politici che partecipano a riunioni e diffondono ancora demagogia, mentre a giorni alterni si travestono nuovamente da altro e fanno altri tipi di dichiarazioni, per poi tentare di candidarsi ad ogni elezioni e cercare, travestiti da demagoghi, di dibattere mentre un minuto prima con altre vesti si attaccava”

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