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Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022, ecco i candidati nella categoria ‘Atleta’

Un calciatore spagnolo ancora in attività ha fatto coming out e ha detto che convive con il proprio fidanzato da 3 anni

Siamo giunti quasi a fine racconto dell’iniziativa Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022 che vede il nostro blog di informazione LGBT+ come Media Partner. Oggi entreremo nel dettaglio della categoria atleta e scopriremo chi sono i candidati in lizza per vincere il premio. Ricordiamo che non sono stati scelti in modo casuale. I partecipanti selezionati, infatti, hanno fatto interventi contro l’omofobia nello sport, da aprile 2021 a maggio 2022, sostenendo con azioni simboliche la nostra comunità.

Anche in questo caso a votare saranno le/i 35 squadre/gruppi sportivi LGBT+ e il gruppo di Arcigay Sport Nazionale. Le votazione si terranno nella sede di Arcigay di Roma e l’evento è aperto a tutti. Ciò significa che chi abita nella Capitale può recarsi e assistere alla votazioni. Chi è più lontano, invece, può vedere il tutto in diretta Facebook sulla pagina di Onda Pride. Vi ricordiamo che alle loro preferenze verranno aggiunte le vostre. Chiunque, infatti, potrà votare online sul sito www.arcigaysport.it dal 15 maggio al 15 giugno 2022.

Ora è arrivato il momento di entrare nel dettaglio e di scoprire chi sono gli atleti in lizza per vincere il premio indetto da Arcigay Sport e ideato da Marco Aralti. Prima, però, ti invitiamo a dare uno sguardo alle altre categorie. Leggi i candidati nella categoria giornalista sportivo e le Società Sportive selezionate.

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Quali sono gli atleti candidati per il premio Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022?

Sono 6 i candidati per la categoria “Atelta” che si contenderanno il premio dell’iniziativa Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022. Lucilla Boari, Antonio Cabrini, Fabio Fognini, Claudio Marchisio, Douglas Souza e Irma Testa. Chi sarà eletto vincitore? Tu, caro lettore, hai già una preferenza? Se sei indeciso su chi votare non ti preoccupare. Di seguito troverai il gesto che è stato fatto da ognuno di loro in favore della comunità LGBT+ e contro odio, discriminazioni e omofobia nello sport.

Lucilla Boari candidata nella categoria atleta

Lucilla Boari è nata a Mantova nel 1997 ed è un’arciera italiana. Alle Olimpiadi di Tokyo dello scorso anno ha vinto la medaglia di bronzo nel Tiro con l’Arco individuale femminile, diventando la prima arciera italiana a vincere una medaglia olimpica. È candidata in questa iniziativa perché, dopo la vittoria, ha fatto Coming Out pubblicamente e ha ringraziato la propria fidanzata per esserle stata sempre vicina. Quello che spiace, purtroppo, è che chi decide di rivelare il proprio orientamento sessuale nello sport, lo fa solamente dopo che ha vinto qualcosa di importante, come se dovesse dimostrare qualcosa a qualcuno, o quando si è ritirato dall’attività agonistica. L’iniziativa Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022 serve anche per combattere questo tipo di “oppressione”.

Antonio Cabrini, l’ex calciatore della nazionale italiana di calcio è tra i candidati

Antonio Cabrini è stato uno dei più importanti calciatori italiani degli anni Settanta e Ottanta. 13 anni alla Juventus e artefice di quel Mondiale vinto nel 1982 che ha fatto gioire tutta Italia con la celebre frase “Campioni del Mondo, Campioni del Mondo, Campioni del Mondo” detta da Nando Martellini. L’ex difensore è tra i candidati perché in una intervista al Lovers Film Festival di Torino ha rivelato di aver avuto compagni di squadra gay, che non facevano coming out per paura e che bisogna combattere affinché l’omosessualità nel calcio non sia più un tabù.

Fabio Fognini atleta candidato per il premio Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022

Fabio Fognini, classe 87, è un tennista italiano medaglia d’oro al Laver Cup 2019 e argento all’ATP Cup 2021. In molti di voi lo ricorderanno per le frasi omofobe dette in mondovisione durante le Olimpiadi di Tokyo. Ovviamente, non è stato selezionato per questo motivo. La sua candidatura è dovuta al fatto che si è scusato per le orrende frasi urlate e perché ha disputato un intero match con un polsino dai colori rainbow, a sostegno della comunità LGBT+, durante i Masters 1000 a Toronto in Canada.

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Claudio Marchisio, l’ex centrocampista della Juve candidato nella categoria atleta

Il classe 1986 ed ex centrocampista della Juventus Claudio Marchisio è candidato nella categoria Atleta per essersi schierato nettamente in favore dei diritti LGBT+ e contro ogni forma di odio e omofobia nello sport e non solo. La sua partecipazione a questa iniziativa è dovuta al videomessaggio durante il Pride Sport Milano e perché ha comunicato tramite i social il suo posizionamento chiaro a favore dei diritti civili. Non contento, il “Principino”, così veniva chiamato dai tifosi bianconeri, ha anche cambiato l’immagine profilo colorandola di rainbow con la scritta “Io non uso parole d’odio e tu?

Il pallavolista brasiliano Douglas Souza è tra i candidati

Douglas Correia de Souza è un pallavolista brasiliano, schiacciatore della Callipo e che vanta 5 medaglio d’oro e 4 d’argento. Giusto una cosa da poco. La sua candidatura è dovuta all’intervista che ha rilasciato sulla Gazzetta dello Sport dove ha dichiarato di non essersi mai celato, che tutti sapevano che era omosessuale e che è contento di aver raggiunto certi livelli senza mai nascondersi. “È impossibile per una persona omosessuale nel 2021 non subire alcun tipo di pregiudizio. Se non hai sofferto è perché non te ne sei accorto. Quando ero nelle giovanili e stavo arrivando in nazionale, sentivo dire dalla gente: “Guarda, devi nasconderti. Se arrivi nella nazionale brasiliana parlando e camminando così, ti tagliano fuori, ti mandano via. Non vorranno saperne”. Oggi sono la prova che si sbagliavano. Non ho mai nascosto il fatto di essere gay. Ora, la gente mi ha conosciuto grazie alle Olimpiadi, e questo mi ha dato questa grande visibilità”.

Irma Testa chiude il cerchio degli atleti candidati a vincere il premio Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022

Irma Testa è una pugile italiana della categoria dei pesi leggeri, nata nel 1997 e che ha ottenuto la medaglia di bronzo alle ultime Olimpiadi di Tokyo. Da Torre del Greco, in provincia di Napoli, con furore è stata la prima nella storia del pugilato femminile italiano ad arrivare sul terzo gradino del podio in una competizione olimpica. Dopo che ha ottenuto il terzo posto ha fatto coming out pubblicamente in una intervista. Questa sua voglia, giusta, di non volersi più nascondere le è valsa la candidatura all’iniziativa Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022.

Domani ci sarà l’ultima categoria e poi starà alla giuria e a te decidere chi sarà il vincitore di ogni fazione. Nel frattempo puoi ripassare cos’è e perché è nata l’iniziativa Italia in campo contro l’omofobia Awards 2022.

 

Simone D’Avolio

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