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Anche in Uganda essere LGBTQIA+ è un crimine?

Anche in Uganda essere LGBTQIA+ è un crimine? Ebbene sì, lo scorso 9 Marzo il Parlamento ha adottato un disegno di legge al riguardo. Nella situazione attuale, far parte della comunità LGBTQIA+ diventerebbe un crimine, ma non è tutto. Era già illegale intraprendere una relazione omosessuale, ma per i legislatori “non va abbastanza lontano”. Vediamo di più insieme.

LGBTQIA+ un crimine: l’Africa lo sa bene

Per l’Africa orientale, altamente conservatrice e religiosa, questo disegno ha solamente senso. Qui, le relazioni omosessuali sono già punibili fino all’ergastolo. Attualmente sono 30 paesi ad aver adottato questa linea di pensiero. La legge ugandese, se approvata, sarebbe la prima incriminazione solo sull’identificazione. Secondo Human Rights Watch, niente si è spinto fino a questo punto. Per adesso la proposta di un legislatore privato mira a sradicare le “minacce alla famiglia tradizionale ed eterosessuale“.

LGBTQIA+ un crimine: cosa si ritroveranno

10 anni di carcere per chi sostiene la comunità LGBTQIA+. E sapete qual è la ragione? Perché la comunità è contraria a “l’identità sessuale o di genere binarie di maschio e femmina”. Un pensiero folle, discriminatorio, ma soprattutto che uccide. Non finisce qui: la “promozione”, “pensiero” e “cospirazione” omosessuale è incriminabile. Stiamo rasentando il genocidio. Pensate che una legge simile del 2013 ha testato prima sulla comunità lesbica, venendo poi abolita per motivi procedurali.

LGBTQIA+ un crimine: cosa ne pensano

Una delle caratteristiche più estreme di questo nuovo disegno di legge è che criminalizza le persone semplicemente per essere quello che sono. Per violare ulteriormente i diritti alla privacy e le libertà di espressione e associazione che sono già compromesse in Uganda“, ha detto Oryem Nyeko, ricercatore ugandese della Human Rights Watch. Anita Among, presidente dell’organizzazione, ha preso il disegno di legge ed inviato ad una commissione pubblica. Così facendo, verrà revisionato prima di ripassare alla Camera per il dibattito e il voto.

Non finisce qui: si passa all’intimidazione

Molti paesi occidentali sono concordi a vietare viaggi a chi accoglierebbe l’approvazione del disegno. Questo un commento: “Questa faccenda di intimidire che ‘non andrai in America’, cos’è l’America?“. Già a Gennaio di quest’anno un’inchiesta parlamentare avrebbe aizzato discriminazione e violenza. La comunità LGBTQIA+, infatti, sarebbe stata accusata di promozione dell’omosessualità nelle scuole, secondo gli attivisti. Fino a che punto arriveremo?

 

Aeden Russo

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