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L’omofobia rinnegata di Fratelli d’Italia: attacco alla circolare del Ministero

FdI e l'attacco alla circolare del Ministero con cui si invitano le scuole a celebrare la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché ogni forma di discriminazione basata sul comportamento sessuale

Ancora una volta si manifesta l’omofobia rinnegata di Fratelli d’Italia. Lattacco alla circolare del Ministero dell’Istruzione avvenuto in questi giorni ne è la prova. Discendendo direttamente dalla tradizione dei peggiori discorsi politici, l’attacco si rivolge a questa entità indistinta che prende il nome di “teoria gender”. Un “classicone” del pensiero generalista che si ritrova spesso, nemmeno a farlo apposta, nei discorsi di vari leader politici.

A parte le questioni di linguaggio, la bufera si è generata in relazione alla circolare del Ministero dell’Istruzione. Il documento in questione invitava le scuole di ogni grado a celebrare, il giorno 17 Maggio, la “Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia”. Fratelli d’Italia, ritenendo a quanto pare superfluo interessarsi di diritti umani, attacca la decisione del Ministero. Il partito di Giorgia Meloni, tramite le parole dei deputati Paola Frassinetti ed Ella Bucalo definisce “sconcertante” la circolare in questione. In particolare commentano:

”Un tentativo inaccettabile di far rientrare dalla finestra quello che il Parlamento italiano ha fatto uscire dalla porta: il DDL Omotransfobia. Fratelli d’Italia presenterà immediatamente interrogazioni alla Camera e al Senato chiedendo al ministro Bianchi di ritirare questa circolare con la quale si vorrebbero spalancare le porte delle scuole all’ideologia gender. Inoltre, invitiamo le famiglie a prestare attenzione e a pretendere che qualsiasi iniziativa proposta dagli istituti scolastici preveda il consenso preventivo informato dei genitori”.

Omofobia e Fratelli d’Italia: l’attacco al Ministero per la circolare scolastica

FdI e l'attacco alla circolare del Ministero con cui si invitano le scuole a celebrare la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, nonché ogni forma di discriminazione basata sul comportamento sessualeDalla circolare inviata dal Ministero è nata una vera e propria polemica politica (dallo stesso partito che parla di strumentalizzazioni, per inciso). La Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia è stata peraltro indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo del 26/04/07.

Ma perché si dovrebbe avere così tanta paura di parlare di discriminazioni, al fine di evitarle e di far vivere meglio tutti? Non è certo la prima volta che si manifesta l’omofobia rinnegata di Fratelli d’Italia: l’attacco alla circolare del Ministero rappresenta però un vero e proprio picco di istigazione all’odio.

L’osservazione del Governo a riguardo

Viste le accuse, per tutta risposta il Governo osserva:” È triste assistere alle strumentazioni della Lega e dei giornali di destra, che in queste ore gridano allo scandalo. Sono centinaia nel nostro Paese le aggressioni e le violenze a sfondo omofobo, molte delle quali avvengono purtroppo in ambiente scolastico. Anche per questo la scuola ha il dovere di lottare contro l’isolamento e contribuire a un dibattito lucido e consapevole tra gli studenti». Si aggiunge, inoltre che «L’unico vero scandalo è chi vorrebbe insegnare invece la discriminazione ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze. Chi vorrebbe deturpare la loro naturale propensione all’apertura verso il mondo e alla sua meravigliosa varietà con un concetto gerarchico di essere umano, dove alcuni sono meno umani degli altri, e quindi non possono godere degli stessi diritti”.

Ci fanno piacere queste parole da parte del Governo, soprattutto perché vengono dette in una giornata come questa. Ricordiamo, però, che il DDL Zan potrebbe non bastare a combattere l’omofobia per volere, scriviamo così, proprio del governo stesso. L’articolo 7 presente nel DDL Omotransfobia, infatti, ostacolerebbe la formazione contro odio e discriminazioni all’interno delle scuole. Se si vuole fare qualcosa di realmente concreto, dunque, sarebbe opportuno cancellare tale articolo e anche il numero 4 che, di fatto, permetterebbe alle persone di dire che gli LGBT+ sono malati mentali o inferiori in quanto tali.

Siamo ormai a ridosso del mese del Pride e per Fratelli d’Italia non cessa ogni tentativo propagandistico che, come di consueto, si basa sulle vite degli altri.

 

 

Fonte: GayBurg