Alla luce di quanto accaduto lo scorso 6 agosto ci domandiamo: è famiglia tradizionale se un padre insegue e accoltella la figlia? La coppia in questione, formata da Immacolata e Francesca, si trovava per lavoro a Salerno ed era ospite di una parente. Le due ragazze, la prima della provincia di Napoli e la seconda di Crotone, erano in casa con i genitori di Immacolata. A serata in corso, il padre di famiglia avrebbe alzato il gomito, cominciando a manifestare pensieri e atteggiamenti omofobi e violenti. Dal racconto, emerge infatti che l’uomo avrebbe iniziato a dire di “voler prendere 30 anni di carcere”.
“Ci ha inseguite fino all’alba, siamo dovute fuggire a Crotone per non farci trovare ed evitare la sua violenza”, raccontano le due giovani. A corroborare il racconto, poi, le minacce videoregistrate dell’uomo, quarantacinquenne di Sant’Antimo. Nel video, fatto girare dal consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli, l’uomo appella come “Francesco” una delle due ragazze. Dai filmati si nota inoltre l’indubitabile intento bellicoso dell’uomo, anche sostenuto da un tono particolarmente avverso alle forze dell’ordine.
Papà, mamma e omofobia: è famiglia tradizionale se un padre insegue e accoltella la figlia?
“Volete morire insieme? È arrivato il momento”. Queste le parole agghiaccianti dell’uomo. Le due ragazze sono dovute scappare a Crotone, dove hanno poi denunciato l’accaduto ai carabinieri. Il padre di Immacolata è stato deferito in stato di libertà, benché respinga le accuse a lui rivolte. Dettaglio ancora più inquietante del racconto è che la madre non ha fermato il marito, ma anzi ha provato a bloccare la fuga delle ragazze.
“Entrambe abbiamo riportato qualche ferita, ma siamo riuscite a scappare. Fino alle 5 del mattino però mio padre ci ha inseguite e minacciate. Abbiamo chiamato il 112 e i carabinieri sono intervenuti accompagnandoci nel nostro domicilio di Salerno per fare le valigie e tornare poi a Crotone in sicurezza. Lui ad oggi nega tutto, ma abbiamo le prove di quello che ha fatto” Al Pronto Soccorso di Crotone, poi le due ragazze sono state medicate, dal momento che riportavano diverse escoriazioni e ferite lievi di arma da taglio.
La violenza non conosce altro limite che quello che i singoli individui pongono. Quando però le si toglie ogni freno, la violenza continua a dilagare. Questo è quello che sta succedendo nel nostro paese. Incredibile che nell’attuale campagna elettorale si presentino come cardine i cosiddetti valori comuni di cui la famiglia tradizionale fa parte. Di fronte a storie come questa, è ancora famiglia tradizionale se un padre insegue e accoltella la figlia?
D’altronde, però, Matteo Salvini e Giorgia Meloni dicono che “In Italia i gay non sono discriminati”, quindi di che ci preoccupiamo? La verità è che finché a decidere della limitazione della libertà delle persone LGBT+ ci sarà chi la propria libertà non la vede affatto limitata, la strada sarà ancora lunga.
Fonte: ilmattino.it