l’avvenire“I gay in Italia? Trascurati, oscurati, boicottati. Una vera congiura del silenzio. Infatti ieri si accaparrano appena la pagina d’apertura degli spettacoli sul Corriere della Sera”

Umberto Folena
su L’Avvenire di ieri

A quelli dell’Avvenire non va giù che il Corsera e l’Unità dedichino le pagine cultura e spettacolo a noi “poveri gay”.
Ma non trovano argomenti migliori della mancanza di oggettività e distacco dei giornalisti (per fortuna che la storia della pagliuzza e della trave è roba loro) ed ai numeri snocciolati da Davide Scalise (“il 72 per cento del clero maschile si definisce o è definibile come omosessuale”) non sanno che rispondere acidamente “dunque Scalise ha individuato un clero femminile?”, liquidando il tutto come eccesso di entusiasmo.

Come se i diritti, l’accettazione e la parità venissero dalla stampa e dai media. Già! Di cosa ci lamentiamo? Ci sono personaggi gay in tutte le fiction di successo, occupiamo ruoli di rilievo nel mondo dello spettacolo, della cultura e della moda, ogni politico in erba ha un coiffer gay al seguito e ogni personaggio minimamente noto vanta schiere di amici omosessuali.

E se anche Libero dedica un articolo al pellegrinaggio a Montevergine, non abbiamo proprio nulla di cui lamentarci.
Ma loro, poi, di cosa si lamentano? Se si parla soltanto di loro?!!

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