È il 9 Novembre e il Dicastero per la Dottrina Della Fede del Vaticano ha fatto sapere che gay e persone transgender possono fare da padrini, madrine e testimoni alle nozze. Secondo quanto stabilito dalla Chiesa, una persona transgender può ricevere il battesimo come tutti gli altri fedeli e può essere scelta come padrino o testimone di nozze durante un matrimonio.
“Un transessuale, che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e ad intervento chirurgico di riattribuzione di sesso, può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli. Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il Battesimo (…)
Un trans può essere anche testimone di nozze o padrino di un battezzato a determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso. Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo.
Si affronta anche il problema dei genitori gay o di quelli che hanno avuto il figlio attraverso la gestazione per altri. Due persone omoaffettive possono figurare come genitori di un bambino, che deve essere battezzato, e che fu adottato o ottenuto con altri metodi come l’utero in affitto purché il bambino che viene battezzato abbia la fondata speranza che potrà essere educato nella religione cattolica”.
A dare il via libera è stato Papa Francesco che ha controfirmato una dichiarazione del prefetto del Dicastero, il cardinale argentino Victor Manuel Fernandez. Con questa firma Bergoglio ha chiarito che per il Vaticano può essere battezzato anche un figlio di una coppia omogenitoriale adottato o concepito tramite gestazione per altri. La prima reazione che ho avuto quando ho visto la notizia è stata: “Ma facciamo sul serio?”. Non perché sono contrario, anzi ne sono contento, ma perché mi sto chiedendo. Perché questa cosa debba fare necessariamente notizia. Alcuni articoli di giornale la chiamano “svolta”, come se fosse qualcosa di eclatante. Il problema principale però non è quello.
Omotransfobia (non poco velata) tra le righe
Cercate bene di leggere tra le righe della dichiarazione stessa. Una persona trans o omosessuale può fare da testimone di nozze o battezzarsi ad alcune condizione ben sottolineate:
- La persona trans può battezzarsi se non reca scandalo o disorientamento dei fedeli;
- I bambini o adolescenti con problemi di natura transessuale possono ricevere il battesimo se ben predisposti;
- Le persone trans e omosessuali possono fare da padrini e madrine o testimoni, ma non è un diritto. La “prudenza” pastorale può vietarlo se c’è pericolo di scandalo;
- Il bambino di una coppia omogenitoriale può essere battezzato purché abbia una fondata speranza di crescere nell’educazione della religione cattolica;
Avete capito qual è il problema? Secondo queste persone, una persona T può addirittura recare scandalo o disordine tra i fedeli anche solo con la sua presenza. Inoltre l’ultima parte non l’ho ben capita. Ricordiamo che, il presidente del consiglio Giorgia Meloni, vorrebbe rendere l’utero in affitto come reato universale e la sua proposta di legge ha avuto il sì della Camera ed è passata al Senato. Ciò significa che, se dovesse realizzarsi, questi bambini sarebbero inesistenti per il governo italiano. Inoltre, in realtà, molti bambini di coppie omogenitoriali già sono dei “fantasmi” dato che agli inizi di quest’anno sono state bloccate le registrazioni bocciando il bollettino europeo. L’Italia è stata anche multata, ma il governo italiano se n’è ovviamente lavato la mani.
Tutto ciò è per dire che i bambini, se non riconosciuti dallo Stato, è come se non esistessero. Ragione per cui un sì del genere non varrebbe nulla. Una falsa “buona” notizia che non fa altro che farmi capire quanta ipocrisia c’è in giro ancora. Non puoi dirmi che posso essere battezzato o fare da testimone, ma non devo recare alcun scaldalo. Cosa c’è che vi turba così tanto?
Il vero scandalo
Sapete cosa scandalizza me invece? Che nel 2023 esistono ancora “persone” che non capiscono che non esiste solo il maschio, etero, cis e uomo alfa. Che esistono persone di ogni sfumatura. Perché se queste dichiarazioni sono fatte in questo modo è perché non si crede in qualcuno se non in quel becero stereotipo.
Non è possibile che, ancora oggi, debba sentire certe cose. E qua non si parla solo della nostra cara comunità LGBT+, ma qualsiasi persona che per la società può essere reputata “diversa”. Mi hanno sempre insegnato che essere “diversi”, semplicemente, significava solo quello. Che la diversità è quello che arricchisce il mondo, ma per la gente (troppo spesso) non è così. Siamo mostri, creiamo scandalo e indottriniamo i bambini. Siete sicuri che i veri mostri siamo noi?
Raph
2 thoughts on “Vaticano: Sì ai battesimi (e non solo) per trans e gay”
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