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Orlando si suicida a 18 anni per bullismo omofobo: altro che concordato, qua bisogna agire!

Orlando Merenda è il 18enne di Torino che si è suicidato sotto un treno per bullismo omofobo

A Torino un ragazzo 18enne si suicida perché esasperato dal bullismo omofobo che doveva subire ogni giorno a scuola. Anche se mancano ancora dei dettagli che ne diano la conferma, parrebbero essere le prese in giro e le offese quotidiane tra i banchi dell’Istituto ad aver spinto Orlando Merenda a togliersi la vita gettandosi sotto un treno.

Una notizia che ha sconvolto la comunità LGBT+ e di cui in queste ore si sta parlando molto sia sul web che nei telegiornali. Parole, quelle di vicinanza che vengono espresse dai Partiti politici, che però ora non bastano più. Bisogna agire e fermare questo odio omotransfobico e il bullismo che nelle scuole è sempre più diffuso.

Ah già…peccato che l’articolo 7 presente nel DDL Omotransfobia rende quasi impossibile fare formazione nelle scuola per combattere l’omofobia. E, in più, l’articolo 4 permette alle persone di dire che gli LGBT+ sono malati mentali. La famosa ‘Libertà di pensiero’. Senza contare, in ultimo, che alcune fazioni politiche che si definiscono progressiste si sono dette pronte a sedersi al tavolo con Il Vaticano per, eventualmente, modificare il DDL Zan in modo che non vìoli il concordato.

Chiediamo al Governo (tutto) se dopo l’ennesima vittima di omofobia sia necessario e indispensabile stare a pensare al concordato e a quello che pensa la Chiesa come Istituzione. Non sarebbe, infatti, giunto il momento di finirla di dire tante “belle parole”, di esprimere solidarietà e di fare fatti concreti? L’unico Partito che si è fin da subito schierato dalla parte delle persone arcobaleno, proponendo fatti, è il Partito Gay – LGBT+ SAL. Ecco, infatti, il comunicato stampa sul sito internet del Movimento in questione che potete leggere voi stessi.

Dopo questo un po’ lungo e doveroso preambolo, leggiamo insieme nel dettaglio cosa è successo.

Orlando Merenda, ragazzo 18enne di Torino si suicida gettandosi sotto un treno

Come apprendiamo dal portale ‘Fanpage‘, Orlando Merenda è il ragazzo di 18 anni di Torino che si è suicidato gettandosi sotto un treno. Il motivo di questo disperato gesto, come scritto in precedenza, sembra essere il bullismo omofobo che doveva subire a scuola. Non ha lasciato alcun biglietto ai familiari e proprio di questo, come scritto dalla fonte sopracitata, ha parlato in fratello della giovane vittima.

“(…) Era preoccupato e non mi ha fatto i nomi di chi gli faceva del male. Diceva che queste persone mettevano in dubbio la sua omosessualità (…)”

Tutti i giorni Orlando veniva preso di mira con frasi omofobe e minacce. Quelle parole erano diventate talmente frequenti da aver invaso persino la sua pagina Instragram, tanto che, dopo il suo suicido, è apparso un commento “A morte i gay“. Eppure lui, da sempre estremamente buono e poco incline al litigio, non aveva voluto raccontare tutto ai familiari.

(…) Il tuo ultimo saluto è stato un caffè con un Kinder Bueno. Nel pomeriggio abbiamo fatto la tragica scoperta. Sei andato via a soli 18 anni lasciando in noi un grande vuoto. Speriamo che tu sia tranquillo ora e senza pensieri (…)

La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sulla morte del 18enne. Bullismo e omofobia sono le ipotesi, mentre si indaga sui messaggi postati sulla sua pagina Instagram. Molti quelli di cordoglio, ma anche diversi insulti come quello scritto un paragrafo sopra. Gli agenti della polizia ferroviaria hanno acquisito i messaggi e sentito gli insegnanti dell’istituto professionale che Orlando frequentava.

Quanti casi isolati, come sostiene qualcuno, dovranno ancora esserci prima che l’Italia, che si dichiara un paese civile lo diventi realmente con la Legge contro l’omotransfobia? È tutto molto vergognoso. È giunto il momento di dire basta!