Ragazza lesbica picchiata a potenza per strada

Ragazza lesbica picchiata a Potenza per strada da due ragazzi che prima, l’hanno insultata verbalmente e poi, hanno iniziato a riempirla di botte.
Giulia Ventura è il nome della ragazza lesbica picchiata in strada a Potenza che, qualche sera fa, è stata aggredita nel capoluogo di provincia lucano solamente per via dei suoi gusti sessuali.
A denunciare l’orrenda vicenda è stata proprio Giulia che, dopo averci pensato un po’, ha deciso di rendere pubblico, tramite i social, quello che le è accaduto mentre stava passeggiando per le vie della sua città.

Calci e pugni su tutto il corpo fino a perdere i sensi

Giulia, stava passeggiando per le vie di Potenza, la sua città, quando parrebbe che due ragazzini, abbiano iniziato ad inveire contro di lei.
La ragazza cerca di farsi spazio per andarsene, ma non ci riesce. Prima di riempirla di calci e pugni uno dei due aggressori parrebbe aver detto:
“Le persone come te devono morire! Vuoi fare il maschio? E mò ti faccio vedè come abbuscano i maschi!”
Dopo questa frase, sembrerebbe che la ragazza abbia perso i sensi per via dei calci e dei pugni che i due ragazzini le hanno sferrato per diversi minuti.

Stando al racconto di Giulia, inoltre, sembrerebbe che abbia provato a reagire prima di svenire, ma con scarsi risultati per via delle percosse che l’hanno indebolita molto.
Per non far preoccupare genitori e amici, la giovane, dopo aver ripreso conoscenza, parrebbe aver deciso di tornare a casa e andare direttamente a letto.
Solo la mattina seguente, parrebbe si sia resa conto che il naso non smetteva di sanguinare e spaventata, decide di recarsi in ospedale.

Una volta recatesi all’ospedale, la denuncia è partita d’ufficio ed è a quel punto che Giulia, decide di scrivere tutto l’accaduto anche via facebook. (cliccate qui per il post su facebook della ragazza in versione integrale)
Non è il primo caso di aggressione ai danni di persone LGBTQ+ in Basilicata.
Quest’estate, infatti, a Matera ci fu un’altra violenza ai danni di due coppie omosessuali.

Sperando che queste aggressioni ai danni delle persone LGBTQ+ finiscano quanto prima, aspettiamo con ansia una legge contro l’omofobia.

Simone D’Avolio