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“Nimona” e la sua rappresentazione positiva e inclusiva della comunità LGBTQIA+

Nimona” e la sua rappresentazione positiva e inclusiva della comunità LGBTQIA+ hanno lanciato Netflix in un passo successivo. Il mondo del cinema è sempre stato una potente piattaforma, e un esempio è proprio questo nuovo film. Non solo affascina la sua trama avvincente, ma sono i parallelismi con la comunità LGBTQIA+ che lo rendono mozzafiato. Ma vediamo di più insieme.

“Nimona”, dal genio di ND Stevenson

L’abbiamo già visto alle prese con She-Ra, ma Nate (he/him) ha portato di più in gioco. Il suo fumetto possiede una rappresentazione autentica ed inclusiva, portando alla luce l’importanza di tali rappresentazioni nella cultura pop. Parliamo di Nimona come un personaggio queer, che sfida gli stereotipi di genere e che rappresenta la forza e il coraggio di vivere in modo autentico.

La trama del film

“Nimona” è la storia di una giovane mutaforma che si unisce al cavaliere Sir Ballister Blackheart nella sua battaglia contro il Regno dell’Ordine. Oltre alla loro amicizia insolita, il film traccia un parallelo tra la storia dei personaggi principali e la realtà delle persone LGBTQIA+. Un tema che Nate stesso ha rivelato di non aver affrontato come l’ha fatto Netflix. Anzi, l’impronta che ha preso la piattaforma l’ha lasciato piacevolmente stupito.

Perché rappresentazione positiva e inclusiva della comunità LGBTQIA+

Nimona è esattamente la rappresentazione della scoperta di sé e dell’euforia che ne deriva. Per tutta la durata del film non cede alle richieste di Ballister di essere “una ragazza normale”, anzi. Mostra a tutti che è normalissima così com’è, nel suo modo fluido di presentarsi con qualsiasi forma le aggrada. Importantissima una delle frasi dette nel film, quando Ballister le domanda cosa succederebbe se lei non mutasse forma: “Non morirei proprio, però di sicuro non vivrei”.

Cosa succede quindi quando si osserva un personaggio come Nimona?

Nimona permette ad un pubblico anche minore di capire l’esperienza transgender a pieno, in particolare quella genderfluid. Non solo vive senza vergogna, ma porta questo tema nella narrazione principale senza che la sua identità di genere sia al centro dell’attenzione. Molto spesso nelle platee cinematografiche le storie queer vengono sessualizzate eccessivamente, stravolte e deumanizzate. Nimona permette d’identificarsi con lei, empatizzando e rafforzando questo messaggio di accettazione ed inclusione.

Cosa ci lascia quindi?

Tema chiave di questo film è l’identità e l’auto-accettazione. Scoprendosi con lo spettatore offre uno specchio in cui rivedersi, poiché molti affrontano viaggi simili nella ricerca della propria identità. È un messaggio chiaro, pulito e semplice, incentivando chi lo riceve ad abbracciare la propria autenticità per la propria felicità ed equilibrio interiore.

Mentre molti film e programmi televisivi sono stati criticati per le loro caratterizzazioni stereotipate o per la mancanza di rappresentazioni autentiche, “Nimona” si distingue. Netflix aveva bisogno di redimersi da alcune scelte infelici su serie e film LGBTQIA+ rimossi al pubblico. E questo film è il perfetto ramoscello d’ulivo di cui avevamo bisogno.

 

Aeden Russo

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