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Test per verificare se è gay: indennizzo di 10mila euro per un agente della polizia penitenziaria

Una vicenda che ha dell’assurdo. Un agente della polizia penitenziaria del Piemonte, nel 2022, aveva fatto ricorso al Tar dopo essere stato sottoposto ad un esame psichiatrico per verificare se fosse omosessuale. II test era stato ordinato dopo una segnalazione di due carcerati (risultata poi falsa) presenti nella casa circondariale dove la persona in questione prestava servizio. I due lo avevano accusato di aver ricevuto delle avances.

Agente di polizia penitenziaria umiliato per il presunto orientamento sessuale

Il controllo era stato ordinato dall’amministrazione per “fare chiarezza” sulla personalità dell’agente. Una decisione “arbitraria e priva di fondamento giuridico oltreché tecnico-scientifico” secondo il Tar del Piemonte. Si è profilata, pertanto, una “indebita sovrapposizione” tra orientamento sessuale e disturbo della personalità.

L’agente di polizia penitenziaria ha poi dichiarato ai giudici di “essere stato messo alla gogna” ed “emarginato dai colleghi” tanto da cambiare la sede di lavoro. La Commissione medica ospedaliera di Milano non rilevò elementi da cui ricavare l’inidoneità al servizio e le contestazioni di carattere disciplinare vennero archiviate.

Infine il Tar, questo 17 Aprile,  ha riconosciuto al poliziotto un indennizzo pari a 10mila euro per “danno morale”. Non viene però ritenuto necessario un risarcimento per aver vissuto una forte situazione di stress a causa di tutto l’accaduto. L’intera somma è stata messa in carico al ministero della giustizia.

Poliziotto e politico di FDI arrestato per sfruttamento della prostituzione

Questa destra si è sempre esposta per tutelare, a suo dire, le forze dell’ordine. Come mai, allora, non hanno parlato ed espresso solidarietà a questo agente della polizia penitenziaria che ha dovuto subire una violenza inaudita? Evidentemente, a quanto pare, questa destra e questo Governo preferiscono tutelare solo alcuni poliziotti ed esponenti delle Forze dell’ordine. Ad esempio Ivan D’Amore, poliziotto ed esponente del Partito di Giorgia Meloni, che è stato arrestato per sfruttamento della prostituzione. Ah, per inciso, ricordiamo che non esiste alcun test per capire l’orientamento sessuale di una persona.

Insomma, questo dimostra che Meloni e questa destra non ci tengono davvero alle Forze dell’Ordine perché, se ci tenessero davvero, avrebbe potuto riunire i sindacati di categoria e aumentare lo stipendio a tutte le Forze dell’ordine visto che guadagnano una miseria. Questo è dimostrare di tenerci alle Forze dell’Ordine. Esprimere solidarietà a questo agente della polizia penitenziaria è la dimostrazione di tenerci alle FdO. Il resto è solo fuffa propagandistica.

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