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Minori al centro: i diritti negati dei figli di coppie omosessuali

coppia omogenitoriale Minori al centro: i diritti negati dei figli di coppie omosessuali

Il dibattito politico non dovrebbe muovere le proprie trame mettendo i minori al centro: i diritti negati dei figli di coppie omosessuali dimostrano proprio questo. La questione riguardante il comune di Milano e la cessazione della registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali ha aperto la questione. Questo, sulla base di una circolare del ministero dell’Interno che comunicava il no del centrodestra al certificato europeo di filiazione. Tale documento prevederebbe l’estensione automatica del riconoscimento della genitorialità riconosciuta in uno stato a tutti gli altri stati membri.

La motivazione addotta, questa volta, sarebbe l’eventuale assenso alla maternità surrogata che verrebbe garantito con l’ok alla proposta sull’estensione del certificato europeo di filiazione. Una risoluzione non tollerabile in uno stato in cui la gestazione per altri – questo il nome rispettoso della pratica – è di fatto ancora vietata. Posto che, vale la pena ricordarlo, tale pratica è utilizzata tanto da coppie omosessuali che eterosessuali.

Si trattava di riconoscere uguaglianza e civiltà. Ormai siamo alla destra ungherese.” Questo il commento del deputato del PD Alessandro Zan, a seguito dell’ennesimo no alla parità di diritti. Allo stesso modo Simona Malpezzi, capogruppo dello stesso partito al Senato: “Il regolamento proposto dall’UE non andava a intaccare per nulla ordinamenti e leggi italiane“. E ancora, prosegue la senatrice “Semplicemente faceva in modo che i figli, con uno status di figli in un determinato Paese della UE, potessero avere lo stesso status di figli nel Paese europeo dove si spostano con i loro genitori.”

I no capricciosi quando ci sono i minori al centro: i diritti negati dei figli di coppie omosessuali

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Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala si schiera contro la decisione del centrodestra di arenare l’estensione del certificato europeo di filiazione. Quest’ultimo infatti definisce “un passo indietro” lo stop alle registrazioni. Anzi, rincarando la dose, afferma “Mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo.”

Ma non solo problematica è la questione del certificato di filiazione. Diverse sono infatti le falle che vedono i minori al centro: i diritti negati dei figli di coppie omosessuali sono una delle prove più lampanti. Ancora Sala commenta che “La strada indicata dalla Cassazione per assicurare i diritti del bambino, ossia l’adozione in casi particolari appare oggi in Italia assai farraginosa.”

Il lungo intervento del sindaco di Milano chiama in causa anche la sentenza n.38162 della Cassazione Sezioni Unite del 30 dicembre 2022. Quest’ultima afferma infatti che la tutela del minore, figlio di coppia dello stesso sesso, può essere assicurata ordinariamente attraverso la sua adozione.

In questa lotta all’ultima parola e all’ultimo emendamento, a pagarne le conseguenze sono i minori. Eppure, è così facile concordare sull’idea che questi ultimi vadano protetti, in qualsiasi condizione. Per le famiglie omogenitoriali, però, questo diritto di base sembra essere un miraggio o una pretesa assurda. Un po’ come assurda è la pretesa di essere riconosciute in uno stato che manifestamente queste famiglie le combatte.

 

Fonte: rainews

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