A Messina viene appesa una bandiera arcobaleno gigante per celebrare lo stretto pride 2020 che, a causa del Covid-19, è stato annullato.
Sabato sei giugno 2020 si sarebbe dovuto tenere il secondo Pride nella storia della città di Messina.
Una parata molto attesa quella che doveva svolgersi nella città siciliana.
La marcia, infatti, è stata rinominata lo “Stretto pride”.
Il Coronavirus, però, ha rovinato tutto.
Come già sappiamo sono centinaia i Pride annullati in tutto il mondo a causa della pandemia.
Nonostante la scelta giusta di non far svolgere nessun Gay Pride per tutelare la salute delle persone, siamo entrati a pieno nel Pride Month.
Come ogni anno dal 1970, giugno, è il mese per eccellenza del Gay Pride e in qualche modo bisogna pur celebrarlo, è doveroso.
Proprio per tutelare la salute delle persone, infatti, il 27 giugno ci sarà la diretta streaming del Global Pride con tutti i paesi del mondo collegati.
Il comune di Messina, in attesa di tale evento, ha pensato bene di celebrare lo stesso il Pride che si sarebbe dovuto tenere per le vie della città lo scorso sei giugno.
A Messina bandiera arcobaleno appesa fuori dal Comune per celebrare il Gay Pride che non si è tenuto a causa del Coronavirus
A Messina, per onorare lo “Stretto Pride” cancellato a causa del Covid-19, viene appesa una bandiera arcobaleno gigante al balcone del Municipio.
Sabato sei giugno si sarebbe dovuto tenere lo “Stretto Pride” nella città di Messina.
A causa del Covid-19, per tutelare la salute dei cittadini e per solidarietà nei confronti delle vittime che questo virus ha causato, è stato annullato.
La città siciliana, però, non ha rinunciato ad un piccolo gesto simbolico dedicato alla lotta per i diritti delle persone LGBTQ+.
Come viene riportato anche sul sito “normanno.com“, un drappo arcobaleno è stato appeso fuori dal balcone del Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.
Un gesto di totale inclusione per celebrare comunque la marcia arcobaleno che si sarebbe dovuta tenere quel giorno per le vie della città.
L’iniziativa è partita dalla richiesta di Rosario Duca, presidente di Arcigay Messina, il quale ha chiesto di far sventolare un drappo arcobaleno da Palazzo Zanca nella giornata del sei giugno.
La richiesta è stata accolta in modo positivo e così, nella giornata di sabato, il Comune di Messina si è tinto dei colori dell’arcobaleno.
Un bel gesto per far capire che la lotta per i pari diritti non si ferma nonostante il Coronavirus.
Sarebbe bello, infatti, che nei comuni dove si sarebbero dovuti svolgere i Gay Pride, nel giorno in cui si doveva marciare, venisse appesa una bandiera arcobaleno fuori dal Municipio.
Sarebbe un piccolo gesto, ma di grande impatto, per far capire quanto sia importante avere pari diritti per le persone LGBTQ+ e quanto sia urgente una legge contro l’omobitransfobia.
Poi…se proprio vogliamo esagerare, ma ricordiamoci sempre che siamo in Italia, possiamo fare ancora un passo in più. Quale?
Beh…sarebbe bello, ad esempio, che tutti i comuni (ma proprio tutti gli ottomila eh…nessuno escluso), nei giorni 27 e 28 giugno appendessero fuori dal proprio Municipio una bandiera arcobaleno per ricordare i “Moti di Stonewall” del 1969 dove tutto iniziò.
Simone D’Avolio