Giorgia Meloni è la nuova, pardon, il nuovo Presidente del Consiglio. Sappiamo tutti, ormai, che la leader di Fratelli d’Italia ha deciso di usare l’appellativo al maschile per il ruolo istituzionale che ricopre. Infatti, ha scelto di farsi chiamare IL Presidente e non la Presidente. Ci sarebbe molto da scrivere a riguardo.
In primis, perché lei ha sempre rivendicato con orgoglio di essere “UNA donna, UNA madre (ecc.) e poi quando è arrivato il momento di esserne concretamente fiera ha deciso di usare il maschile. In secundis, perché ha sempre detto di voler difendere la lingua italiana dalla “teoria gender” (che non esiste) e poi è stata la prima a fregarsene dell’italiano, della grammatica e delle concordanze con i sostantivi. Non serve nemmeno scomodare la nostra bellissima lingua, perché, tertiis, lei, il suo partito e la sua coalizione hanno sempre fatto una politica contro chi ha chiesto questo diritto. Infatti, la battuta presente nelle prime undici parole del primo paragrafo sono rivolte a lei e non alle persone che per questo fatto vengono discriminate. Ci teniamo a precisarlo, onde evitare fraintendimenti.
Giorgia Meloni ha cambiato genere senza cambiare sesso: questa è una richiesta delle persone Transgender. Dunque, sarà pronta a tutelarle? La provocazione di Marrazzo del Partito Gay LGBT+
Quanto deciso da Giorgia Meloni è alquanto curioso e, fatti alla mano, contradittorio con quello che è il suo pensiero. Non siamo stati gli unici a notarlo e a riportarlo. Fabrizio Marrazzo del Partito GAY LGBT+ Solidale, Ambientalista e Liberale lo ha fatto notare con un comunicato stampa ironico e che, allo stesso tempo, ha portato a galla un grande problema che affligge la comunità LGBT+. Cambiare genere senza intervento chirurgico, infatti, rientra nelle richieste delle persone Transgender. Delirio di onnipotenza del tipo “mo’ so’ io er capo e faccio quello che me pare alla faccia vostra”, oppure sarà pronta a tutelare le persone della nostra comunità? Pur conoscendo già la risposta, la provocazione è d’obbligo. Leggiamo insieme le dichiarazioni del Portavoce del Movimento sopracitato.
“Oggi con nota ufficiale la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ribadito che Giorgia Meloni vuole essere chiamata “Il Presidente”. Rispettiamo la scelta di Meloni di cambiare genere senza intervento chirurgico. Questo rientra nelle richieste delle persone Transgender che a questo punto le chiediamo di sostenere. Ci auguriamo che la sua non sia una scelta conservatrice di ruoli maschili”
In un’altra nota Marrazzo ha aggiunto: “Oggi da Palazzo Chigi è stata pubblicata un’altra nota gender fluid. La Presidente von der Leyen e la Presidente Metsola sono state nominate al maschile. Ormai Giorgia Meloni esporta la teoria gender in Europa. Anche i vertici europei, quasi tutte donne, diventano maschili. Abbiamo speranze che entri a fare parte della famosa lobby LGBT+ che tanto paventa e detesta, forse vuole aiutare il Coming out dei loro parlamentari“.
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