Qualche giorno fa si è tenuto il comizio di Giorgia Meloni a Cagliari. Durante lo sproloquio della leader di Fratelli d’Italia un ragazzo è salito sul palco con la bandiera rainbow. Pare che Marco Marras, questo il nome del giovane, abbia deciso di interrompere il “convegno” per contestare la donna, madre e cristiana in questione. Apprendiamo che la contestazione, pacifica, abbia avuto come oggetto di discussione i diritti delle persone LGBT+.
Il ragazzo, infatti, ha avuto un botta e risposta con la ex vicepresidente della Camera in merito al matrimonio egualitario e non solo. Le (non) risposte fornite al giovane dall’ex Ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi sono state a dir poco agghiaccianti. “Tu vuoi delle cose. Tutti vogliono cose“. “Hai già le unioni civili. Accontentati“. Risposte che farebbero rabbrividire anche Almirante, suo mentore a quanto pare.
Se analizziamo queste risposte date durante il comizio di Giorgia Meloni a Cagliari, possiamo facilmente intuire che non ha capito, o fa finta di non capire, quale sia il problema. Insieme ai suoi compagni di merenda continua a negare diritti civili. Non le è chiaro che anche lei è “figlia” dei diritti. Infatti, può lavorare e fare politica, anche se donna, perché donne prima di lei hanno combattuto per ottenere pari diritti. Dunque, che senso ha dare queste risposte e negare diritti a chi ne ha pochi o non ne ha se anche lei, in quanto donna, ha vissuto sulla propria pelle vessazioni e discriminazioni? Nessuno. Non ha davvero alcun senso questa propaganda politica di Fratelli d’Italia.
Partito Gay LGBT+ interviene dopo parole di Giorgia Meloni al comizio di Cagliari
Dopo le parole pronunciate da Giorgia Meloni è intervenuto il Partito Gay LGBT+ Solidale Ambientalista e Liberale mediante il Portavoce Fabrizio Marrazzo, candidato MoVimento 5 Stelle Collegio Uninominale Camera 02 Puglia (Cerignola, Manfredonia).
“Giorgia Meloni ha liquidato l’attivista LGBT+ , che diceva di essere costretto ad espatriare per avere diritti, sostenendo che lei doveva essere libera di dire quello che pensa. Ribadisco a Meloni che vietare i diritti LGBT+, come matrimonio, leggi contro le discriminazioni e tutele per le persone trans, ad esempio, significa non darci gli stessi diritti che lei come donna eterosessuale ha. Quindi, purtroppo, quanto afferma sono principi discriminatori come riconosciuto all’Ungheria dalla Unione Europea. Ungheria che è il paese di riferimento per Meloni e Salvini. Come Partito GAY LGBT+ con il Movimento 5 Stelle siamo l’unica forza che prevede tutti i diritti per la nostra comunità e ci candidiamo per fare fatti e non propaganda”.
2 thoughts on “Ragazzo interrompe comizio Meloni a Cagliari, Partito Gay LGBT+: ‘Meloni confonde libertà di espressione con discriminazione’”
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