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Uno dei due papà è malato: il Tribunale dà l’ok per l’adozione del bambino

Il tribunale di Trento ha dato l’ok per l’adozione di un bambino di una coppia gay dato che uno dei due papà è malato.

Il bambino ha poco meno di quattro anni e la genitorialità dei due papà era riconosciuta in Canada. Sì, lì sì, qua in Italia no. Come ben sappiamo, purtroppo, la legge Cirinnà nel 2016 ha omesso la “stepchild  adoption“. Questo è stato fatto pur di mettere una “bandierina” di Partito sulle unioni civili. L’omissione, infatti, potrebbe essere uno dei tanti motivi per cui si potrebbe accusare il partito che si definisce progressista di non aver fatto concretamente qualcosa per le persone LGBT+. Se molte coppie formate dallo stesso sesso, con figli, si trovano in queste condizione è anche e soprattutto per la velleità con cui si sono affrontati i diritti civili in passato.

Figlio di coppia gay, il tribunale di Trento dà l’ok

L’istanza è stata avanzata lo scorso marzo a causa di gravi problemi di salute del padre biologico del bambino. Il piccolo è nato con la gestazione per altri. In soli 4 mesi il tribunale di Trento si è espresso in modo favorevole. C’è, però, una condizione da rispettare. Per evitare problemi, la Procura ha chiesto alla coppia di rinunciare all’istanza di registrazione della doppia paternità e solo dopo la conferma che lo avrebbero fatto ha riconosciuto l’adozione. In poche parole, il bambino è sì stato adottato dal genitore non biologico, ma l’altro papà non risulterà più come genitore.

Per spiegare la sua decisione, il Tribunale di Trento, nella sentenza ha messo in evidenza una casistica ben specifica. Con l’adozione “non si è trattato di riconoscere il diritto del genitore sociale, bensì di richiamarlo alle proprie responsabilità per aver voluto mettere in vita il bambino”. Si è fatto anche appello al diritto di ogni minore di avere una famiglia che lo accudisca e se ne prenda cura, come indicato dalla nostra Costituzione. Un diritto sacrosanto per i figli. Dovrebbe essere così indipendentemente da sesso e orientamento sessuale dei loro genitori.

Proprio per questo mi domando: perché due uomini o due donne possono adottare, in Italia, solo in casi eccezionali? Cosa cambia?