fbpx

Spagna: 3 giorni di congedo per chi ha il ciclo doloroso

In Spagna è stato concesso il congedo di tre giorni per le donne che hanno il ciclo mestruale. In questi giorni è stato fatto un grande passo in avanti. Infatti, è stato riconosciuto il congedo mestruale nel caso in cui sia doloroso. Ma che cos’è e come funziona? vediamolo insieme.

Questo nuovo disegno di legge rientra nella “Legge Organica per la Tutela dei Diritti Sessuali e Riproduttivi e la Garanzia dell’Interruzione Volontaria della Gravidanza” che introduce anche altre novità in materia di salute sessuale. Il congedo mestruale verrebbe riconosciuto fin dal primo giorno di ciclo e per tutta la durata necessaria, nel caso di una precisa sindrome certificata e accertata da un medico.

I dolori mestruali sono peggio di un attacco di cuore. Ad affermarlo è John Guillebaud, professore alla University College di Londra, che aggiunge: “Gli uomini non possono capirlo“. Sindromi come l’endometriosi possono renderlo un vero e proprio inferno. Per quanto sia una buona notizia ci sono da considerare ulteriori fattori:

  • alcune donne hanno ciclo mestruale doloroso senza avere una sindrome, in particolare il primo giorno;
  • nel caso di endometriosi il ciclo può durare più di una settimana e i tre giorni potrebbero non bastare;

Endometriosi:  quando il ciclo è invalidante

Michela e il suo calvario chiamato endometriosi: “Necessario informare per riconoscerla. Aiutiamo le ragazze”

L’endometriosi, o malattia endometriosica, è una patologia cronica dell’apparato genitale femminile. Caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale in organi diversi dall’utero o in porzioni non appropriate dell’utero stesso. È particolarmente invalidante. In Italia ne soffrono il 10/20% delle donne in età fertile e le cause d’insorgenza sono ancora poco chiare. A riguardo esistono varie teorie, come la possibile formazione di endometrio ectopico ad anomalie ormonali o a fattori genetici.

Da un’analisi basata solo sui sintomi, tra cui un ciclo molto doloroso, l’endometriosi potrebbe essere confusa con altre patologie che causano dolore pelvico. Tra queste possiamo ricordarne alcune come la sindrome infiammatoria pelvica o le cisti ovariche. Prima di iniziare una cura farmacologica, è consigliato attendere 6-12 mesi, visto che è possibile una guarigione spontanea. Ad ogni modo, per le donne affette da endometriosi che non assistono ad una regressione spontanea, si raccomanda una terapia medica farmacologica o chirurgica (nei casi più gravi). La terapia si basa essenzialmente sull’impiego di farmaci ad attività anti-estrogenica, utili per atrofizzare l’endometrio ectopico.

Endometriosi in Italia

Nel nostro paese non esistono leggi che tutelano questo tipo di malattie. Nonostante ciò, il Ministero della Salute la riconosce come malattia cronica ed invalidante. Infatti, tutte le donne che ne soffrono possono presentare la domanda per farsi riconoscere un punteggio di invalidità civile (dai 10 ai 30 punti a seconda della gravità).

I nuovi LEA hanno inserito, dunque, l’endometriosi nelle sue fasi più avanzate tra le patologie croniche che godono dei Lea (Livelli essenziali di Assistenza): le donne sono esenti dal pagamento del ticket per la visita ginecologica di controllo che viene fatta una volta ogni sei mesi e per le ecografie necessarie, come quella dell’addome superiore e inferiore o quella transvaginale o transrettale.

Come richiedere l’esenzione ticket

Per fare domanda di esenzione bisogna presentarsi alla ASL di appartenenza con un certificato medico che attesti la patologia. I medici della ASL faranno tutti i controlli del caso e una volta concluso l’iter assegneranno un punteggio. L’ASL, a iter concluso, rilascerà un attestato con un codice di esenzione, grazie al quale sarà possibile ridurre i costi di visite ed esami diagnostici e avere accesso ai benefici.

Spagna concede congedo di tre giorni per chi ha il ciclo: Potremmo essere pronti ad una legge simile in Italia?

La Spagna sembra voglia compiere un ulteriore passo verso la civiltà con il congedo di tre giorni per chi ha il ciclo mestruale. In Italia è stata proposta e discussa nel 2016 in Parlamento una legge sul tema, ovviamente non è mai stata approvata. L’unico “passo avanti”, se così si può definire, è stato fatto poco tempo fa abbassando l’iva sugli assorbenti dal 22 al 10%. Prima venivano considerati come beni di lusso. Indicabile la retrogressione durante la pandemia dove non si poteva acquistare gli assorbenti dopo le 18.

“È solo il ciclo cosa ti lamenti?” “Sei incavolata oggi, ciclo?”

Queste sono solo alcune delle frasi che una donna si sente dire, specialmente in Italia. Quindi, ovviamente, non penso siamo pronti. Il ciclo è ancora troppo un taboo. Volete sapere la cosa più assurda che mi sono sentito dire? Penso che questo vi faccia più o meno capire come siamo messi. “Raph, ma le donne trans hanno il ciclo?” Dopo un argomento cosi serio, fatevi una bella risata…

Buona giornata,

 

Raph