Il Partito Gay ha avanzato una proposta nella Giornata Internazionale contro l’Omofobia per provare a combattere concretamente odio e discriminazioni verso persone LGBT+. In assenza di una Legge che tuteli realmente tutti, il Portavoce del Movimento in questione, Fabrizio Marrazzo, ha invitato le Regioni e gli oltre 7.900 comuni italiani ad aderire alla sua richiesta. L’idea è quella di fare 500€ di multa a chi discrimina o offende LGBT+.
Multe, o comunque sanzioni, vengono già inflitte a chi insulta gli ebrei e i neri in quanto tali. Questa estensione sarebbe dovuta toccare anche alle persone LGBT+ con il DDL Omotransfobia. Purtroppo, i continui accordi al ribasso su questo Disegno di Legge hanno, di fatto, snaturato il DDL Zan. L’articolo 4, voluto dal centro-destra e approvato dalla sinistra, permetterebbe alle persone di dire che gli LGBT+ sono malati o inferiori in quanto tali. Questo, a detta di tutti i partiti (Tranne il Partito Gay), per “salvare le idee”. Come se offendere fosse una idea. L’articolo 7, invece, limiterebbe la formazione nelle scuole per combattere odio, omofobia e discriminazioni. Anche questo, a detta di tutti i movimenti (Tranne il Partito Gay), per “salvare i bambini dalla teoria gender”. Ma quale teoria Gender? Non esiste alcuna teoria gender.
Il Partito Gay propone multa di 500€ per chi discrimina o offende LGBT+: la proposta di Fabrizio Marrazzo, Portavoce del Movimento
“In occasione della Giornata Mondiale Contro l’omofobia del 17 maggio, abbiamo inviato a tutte le Regioni, Province autonome e a tutti gli oltre i 7.900 comuni, la nostra proposta di delibera per sanzionare con una multa di 500 euro chi fa propaganda di odio o discrimina le persone LGBT+, donne e persone con disabilità. Questo avviene già per chi discrimina neri ed ebrei. In assenza di una legge nazionale, con questa proposta vogliamo fornire a tutte le amministrazioni, che in questi mesi si sono dichiarate sostenitrici della nostra comunità, una possibilità concreta per dare un segnale che contrasti e prevenga l’omobitransfobia.
L’applicazione di tale delibera contrasterà anche le discriminazioni online, nelle scuole e sul luogo di lavoro in quei territori dove sarà approvata tale proposta. L’obiettivo è quello, ad esempio, di non discriminare gli omosessuali chiamandoli malati mentali o inferiori, in quanto tali, sul posto di lavoro. O meglio, chi vorrà farlo dovrà pagare le sanzioni. Tali reati, pur essendo presenti nella legge contro il razzismo, non vengono estesi alle persone LGBT+ nella proposta di legge bocciata al Senato, in quanto eliminati sul tavolo delle mediazioni e svuotando di fatto la legge. Inoltre, il ricavo delle sanzioni andrà a costituire un fondo a disposizione degli Enti per pervenire l’odio contro le persone LGBT+.”
Anche l’Assessore di Morterone, Andrea Grassi, appoggia questa proposta
Ad appoggiare l’iniziativa di Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay, è stato anche l’Assessore di Morterone, Andrea Grassi, eletto tra le fila del Movimento in questione. Queste sono state le sue parole: “In qualità di primo Assessore del Partito mi impegnerò per l’approvazione di tale delibera nel nostro comune e in tutti i comuni dove sono presenti i consiglieri del nostro partito. Credo che, come amministratori, abbiamo il compito di colmare con tutte le possibilità che abbiamo quanto il Parlamento stenta ad approvare“.
In assenza di Leggi e di buon senso da parte delle persone, non si può fare altrimenti per avere il giusto rispetto ed essere trattati come tutti.
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