I pride 2020 in Italia rischiano di essere annullati a causa del Coronavirus.
L’onda pride 2020 sarebbe dovuta iniziare il 30 maggio con l’evento di Piacenza, ma il Covid-19 rischia di far saltare tutte le parate da nord a sud.
La pandemia, anche se in Italia sembra dare i primi timidissimi segni di cedimento, è ancora molto viva sia in termini di contagi che di decessi.
Il distanziamento sociale e l’impossibilità di creare assembramenti per contenere l’avanzata del virus, sembra che possa riversarsi anche sullo svolgimento dei pride in Italia.
In alcune città di Regno Unito, Francia, Germania, Svezia e Romania i pride sono stati annullati.
Non si sa ancora se e quando, in questi stati europei, verranno recuperati.
Anche in altre parti del mondo i pride sono stati cancellati.
Dagli Stati Uniti all’Australia passando per il Canada e finendo a Singapore.
Pride 2020 in Italia: annullato quello di Vicenza.
L’inizio di un effetto domino?
I pride 2020 in Italia potrebbero essere cancellati se le manovre restrittive (anche se allentate) non prevederanno la possibilità di assembramenti.
I volontari e le associazioni del Coordinamento Vicenza Pride, infatti, hanno annunciato che la parata prevista per il 20 giugno 2020 è annullata.
In questa situazione l’unica priorità è la salute dei cittadini e per questo motivo il Pride della città veneta è stata cancellato.
Sono ben ventidue le città che da maggio fino a settembre daranno vita ad un’onda arcobaleno sulla nostra penisola e molte altre si sarebbero dovute aggiungere.
Tuttavia, viste le ultime vicende, crediamo che almeno per ora non si aggregheranno altre città salvo colpi di scena clamorosi.
Più probabile, invece, che l’addio di Vicenza possa scaturire un effetto domino e porti anche le altre città ad annullare l’evento.
Come vi abbiamo raccontato in questo articolo, proprio a causa del Coronavirus che ha fatto annullare più di cento manifestazioni in tutto il mondo, il Global Pride si svolgerà in streaming.
In questo modo le persone potranno prendere parte alla manifestazione in totale sicurezza, rimanendo a casa e si potrà combattere lo stesso per i diritti LGBTQ+.
Tra le associazioni che hanno aderito a tale iniziativa non ci sono ancora quelle italiane.
L’annullamento del Vicenza Pride, potrà portare diverse organizzazioni LGBTQ+ dell’Italia a pensare di aderire a questa bella proposta?!
Simone D’Avolio