
Poesia digitale a San Lucido: Asayuna al Radici Festival. Un bellissimo momento di condivisione artistico-sperimentale da tener ben a mente. Ma vediamo di più insieme.
Poesia digitale a San Lucido
Si è concluso da poco il Radici Festival, un evento tenutosi a San Lucido nel weekend scorso. Una giornata educativa sull’illustrazione e il mondo professionale dell’arte. Ospiti di eccezione diverse figure dal background calabrese che contribuiscono attivamente a portare lustro a questa bellissima regione. Ma andiamo ad analizzare più nello specifico uno di loro. Si tratta di Asayuna, che ben conosciamo, che ha proposto la sua tesi magistrale sulla kinetic e-poetry. Ma di che cosa si tratta nello specifico, e cos’ha mostrato? Ne parliamo insieme, calandoci nella poesia digitale.
Un talk ispirato ed emozionale
Nella giornata del 24 Maggio, nella prima mattinata dedicata a talk e workshop, Asayuna ha potuto illuminare le menti dei giovanissimi studenti liceali di Cetraro ospiti al Radici Festival. Una mezz’ora educativa sulla poesia digitale, il suo impatto a livello umanistico e sociale, e la sperimentazione con la Realtà Aumentata. Con un linguaggio a loro affine, un tono giocoso ma pur sempre tecnico e preciso, l’artista ha illustrato il suo percorso analizzando le domande che si è posto per realizzare questo progetto.
Poesia digitale, da dove viene l’idea?
Il discorso si apre presentando il libro fulcro di questa sperimentazione: Chi viene e chi va, che abbiamo potuto conoscere e approfondire in diverse occasioni. È difatti questa raccolta di componimenti che è stata trasformata in poesia digitale e cinetica. La domanda che si è posto l’artista è stata questa: in un mondo che corre, a cui la tecnologia e il progresso quasi non ci sta dietro e lo supera, come si può fare di più nel campo artistico? Quali sono le barriere, e come le si possono superare?
Il mondo tecnologico alle sue spalle
Il primo step è stato quello di analizzare una tecnologia come la Realtà Aumentata non più solamente come questo. Esatto, l’artista l’ha sviscerata e studiata come se fosse una nuova lingua per la poesia digitale. La semantica, che si tratta dello studio del significato linguistico, ha giocato un ruolo chiave in questo. Stabilitasi una chiara relazione tra mondo reale e quello digitale, occorreva adesso studiarne l’interazione e l’usabilità. E come farlo se non paragonandolo ad una vera lingua da declinare.
Come portare la poesia digitale al suo aumento
Il talk è poi proseguito andando ad analizzare le diverse tipologie di Realtà Aumentata. Perché, come ben ci spiega Asayuna, gli approcci sono diversi e tutti validi. C’è però una componente che non si può ignorare: il budget. Ed è per questo che il suo intervento di poesia digitale si è posto nel campo dell’AR. Per i meno esperti: parliamo di una sovrapposizione di elementi digitali sul mondo fisico. È tipicamente una forma che utilizza telefoni e tablet per visualizzare i contenuti aggiunti ad un supporto, di qualsiasi tipo esso sia.
Ma perché un’operazione di questo tipo?
Una volta stabilito l’argomento e la tipologia di approccio, Asayuna si è interrogato sul perché unire una disciplina umanistica e la tecnologia per presentare una forma di poesia digitale. E, come ha spiegato ai giovanissimi presenti al Chiostro Comunale di San Lucido quella mattina, il motivo è semplice. La tecnologia è il futuro, e non bisogna dimenticare la tradizione che ha fondato la nostra cultura. Essendosi innamorato della poesia, l’artista ha voluto riproporla in una nuova veste, per permettere alle nuove generazioni di fare lo stesso.
Poesia digitale tra etica e filosofia
Arriva però il momento di conflitto con la realtà, la pluralità. Perché la poesia digitale, o più in generale il mondo tecnologico ad essa affiancato, sono estremamente complessi. Dal punto di vista filosofico e psicologico, l’AR non si limita a migliorare la nostra esperienza sensoriale, ma cambia il modo in cui comprendiamo la realtà. Questo porta questioni etiche legate alla percezione, alla manipolazione dell’informazione e all’impatto psicologico. Tutti aspetti che andavano chiariti prima ancora di partire con la costruzione dell’applicazione. Il tutto per evitare problemi di appropriazione culturale, manipolazioni della percezione, effetti psicologici e alterazioni della memoria.
Un mondo normativo da tenere a mente
Ma la poesia digitale può scontrare un nuovo problema una volta entrata nell’eredità culturale e nelle normative. Perché dopo le analisi morali e sociali sono arrivate quelle legali e burocratiche. Asayuna lo sa bene, ed è per questo che ha presentato dei validi esempi come fonte dei suoi studi. La Convenzione di Faro, in rappresentanza dell’eredità culturale nell’era digitale moderna. I diritti d’autore, per le implicazioni legali ed etiche come proteggere i diritti, pur bilanciando l’accesso e l’innovazione. E infine i brevetti e innovazione per la sicurezza e l’affidabilità, considerando le vulnerabilità tecnologiche, la privacy e l’inclusività del progetto.
Poesia digitale che incontra nuove forme d’arte
Una volta analizzato tutto il contesto di contorno, l’artista ha poi declinato la poesia digitale nel proprio linguaggio. Ha inizialmente presentato s?mnium, che ben conosciamo, introducendo i diversi premi e festival che hanno visto protagonista questo ambizioso cortometraggio. Ha poi ricordato della sua mostra personale, Chi viene e chi va – poesia, illustrazione, essenza, un altro evento di cui abbiamo ampiamente discusso. E infine ha presentato delle interessantissime e inedite tavole di progettazione per la sua applicazione, presentando concretamente il progetto al pubblico.
Sempre a mente le diversità
Il talk si è concluso poi andando a toccare tematiche sensibili. Inizialmente si è discusso di trasmissibilità e conservazione, andando ad analizzare brevemente cosa significa diffondere in modo sostenibile e accessibile tutte queste risorse. Si è poi affrontata la tematica della facilità di accesso per persone con disabilità, della sostenibilità e dell’ecologia. Difatti l’attuale stampa del libro è 100% ecologica, per una produzione ad impatto 0 a sostegno dell’ambiente.
Poesia digitale di spicco, un gioiello italiano
Asayuna si conferma nuovamente come artista di grande rilievo sociale e sperimentale nel panorama artistico odierno. Non solo cavalca l’onda dei nuovi trend generazionali, presentando un progetto di poesia digitale per il rilancio della tradizione culturale italiana. Ma sa come dare il giusto valore morale e sociale ai suoi interventi artistici, risultando come una voce fresca e d’impatto per i giovanissimi. Un esempio di nuove proposte da tener a mente e valutare.
Potete guardarlo anche voi!
L’intervento di Asayuna a San Lucido sulla poesia digitale è attualmente accessibile in versione integrale. L’autore ha difatti ripubblicato un video sulla sua pagina Facebook, rendendo disponibile a chi non era in loco il suo intervento. Un modo sapiente di diffondere informazione, sperimentazione e progresso in un canale molto contemporaneo e facilmente usufruibile dal pubblico. Vi lasciamo qui in seguito il link diretto al suo talk.
Kinetic e-poetry, di Aeden Russo – Radici.Festival 2025, San Lucido
Nella speranza che l’arte possa continuare a fiorire e mettere radici, noi ci salutiamo e ci diamo appuntamento ad un prossimo intervento.
Aeden Russo
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