Il termine Omofobia interiorizzata indica la situazione in cui una persona omosessuale fa proprie le opinioni negative diffuse nella società rispetto all’essere omosessuale (Meyer, 1995). Un esempio potrebbe essere una persona gay che sostiene che per i bambini non vada bene crescere con due papà o con due mamme, nonostante la ricerca scientifica abbia ampiamente dimostrato il contrario (ad es. Adams & Light, 2015).
Questo concetto, di cui probabilmente avrete già sentito parlare, è stato al centro di alcune ricerche recenti in psicologia.
Omofobia interiorizzata vs Outness
Un alto grado di omofobia interiorizzata è stato associato in letteratura ad un maggiore rischio di soffrire di problemi psicologici (Lewis, Derlega, Griffin, & Krowinski, 2003) ed a una più scarsa soddisfazione di coppia (Frost & Meyer, 2009). Al contrario, il concetto di Apertura (“Outness”), cioè l’essere onesti e a proprio agio con la propria identità sessuale, è correlata ad un maggior benessere psicologico (Lewis e colleghi, 2001).
La ricerca
Uno studio longitudinale del 2018 (Totenhagen, Randall & Lloyd, 2018) pubblicato su Family relations ha indagato come queste variabili interagiscono con lo stress quotidiano affrontato dalle coppie omosessuali. I ricercatori hanno raccolto per due settimane dati sullo stress percepito di 81 coppie omosessuali americane, ipotizzando che l’omofobia interiorizzata potesse aumentare la vulnerabilità della coppia allo stress e ai conflitti.
La ricerca, infatti, partiva dalla constatazione che l’esperienza dello stress, di uno o entrambi i membri di una coppia (sia omosessuale che eterosessuale), può avere un impatto negativo sul funzionamento della relazione, ad esempio riducendo l’abilità di gestire i conflitti (Karney & Bradbury, 1995).
I risultati
Quando gli individui con livelli più elevati di omofobia interiorizzata subivano un maggiore stress quotidiano, riferivano anche una maggiore gravità dei conflitti ed una peggiore qualità della relazione lo stesso giorno; tuttavia, questo non era vero per le persone che riportavano bassi livelli di omofobia interiorizzata.
Invece, nelle giornate in cui il proprio partner riportava uno stress quotidiano maggiore del solito, gli individui con bassi livelli di outness riferivano di percepire la loro relazione come meno stabile.
Vulnerabilità allo stress
In sintesi, fattori duraturi di vulnerabilità come l’Omofobia interiorizzata ed una scarsa apertura (outness) erano in grado di esacerbare gli effetti negativi dello stress sulla coppia, mentre l’apertura alla propria identità sessuale rappresentava un fattore protettivo.
Un’ipotesi avanzata dagli autori dello studio per spiegare questa differenza è legata al supporto sociale che chi non è out con amici e familiari non può sfruttare. Se la propria relazione è un segreto, infatti, non si avrà nessuno con cui parlare dei conflitti che avvengono all’interno della coppia, e la solitudine che ne scaturisce potrebbe accentuare lo stress percepito.
Per questo motivo è importante trovare buone strategie per non lasciare che lo stress personale esondi allagando la nostra relazione e cercare di riconoscere e accettare che l’omofobia interiorizzata è un ostacolo per la nostra felicità.
Speriamo che, un giorno, non ci sia più nessuna omofobia da interiorizzare.
Sara de Sio
Si ringrazia giuditta_san per le illustrazioni originali
Riferimenti:
– Totenhagen, C. J., Randall, A. K., & Lloyd, K. (2018). Stress and Relationship Functioning in Same-Sex Couples: The Vulnerabilities of Internalized Homophobia and Outness. Family Relations, 67(3), 399–413.
– Meyer, I. H. (1995). Minority stress and mental health in gay men. Journal of Health and Social Behavior, 36, 38–56.
– Adams, J. & Light, R. (2015). Scientific consensus, the law, and same sex parenting outcomes. Social Science Research, 53, 300–310.
– Lewis, R. J., Derlega, V. J., Berndt, A., Morris, L. M., & Rose, S. (2001). An empirical analysis of stressors for gay men and lesbians. Journal of Homosexuality, 42, 63–88.
– Lewis, R. J., Derlega, V. J., Griffin, J. L., & Krowinski, A. C. (2003). Stressors for gay men and lesbians: Life stress, gay-related stress, stigma consciousness, and depressive symptoms. Journal of Social & Clinical Psychology, 22, 716–729.
– Frost, D. M., & Meyer, I. H. (2009). Internalized homophobia and relationship quality among les- bians, gay men, and bisexuals. Journal of Counseling Psychology, 56, 97–109.
– Karney, B. R., & Bradbury, T. N. (1995). The longitudinal course of marital quality and stability: A review of theory, method, and research. Psychological Bulletin, 118, 3–34.