Già le scorse settimane avevamo parlato del fatto che il presidente serbo Vucic aveva annunciato la cancellazione dell’Europride di Belgrado. La manifestazione era stata vietata dal Ministro dell’Interno per una questione di sicurezza dovuta alle minacce da parte dei gruppi di destra. Nonostante i divieti e nonostante tutto, l’Europride di Belgrado si è tenuto. Cosa è successo?
Gli arresti all’Europride
In occasione dell’evento a Belgrado, la polizia ha arrestato oltre 60 persone che hanno partecipato alla contro-manifestazione opponendosi all’Europride. La prima ministra Brnabic, dichiaratamente lesbica, ha detto di essere “orgogliosa” del fatto che il tutto si sia concluso senza gravi incidenti.
Un evento più ristretto
I media riferiscono, oltre agli arresti della polizia, che l’evento si è tenuto in maniera diversa rispetto a quanto previsto. Essendoci il divieto da parte del Ministero dell’Interno, la marcia è stata solo di poche centinaia di metri, sotto la pioggia. Non si è quindi tenuto il corteo completo e la polizia ha cercato comunque di evitare che i gruppi di destra contrari alla manifestazione creassero grossi problemi.
Le altre facce del Pride
La parata del Pride non è la stessa in tutte le parti del mondo e in alcuni casi farla è rischiosissimo perché in alcuni Paesi l’omosessualità è ancora ritenuta illegale. Anche la marcia dell’Europride di Belgrado è stata forse un po’ diversa a come tante persone sono abituate in Italia, con lunghi cortei, tranquillità e gioia immensa per essere ciò che si è, alla luce del sole. La modella inglese Yasmin Benoit racconta al The Guardian, dopo essere stata a diversi Pride nel Regno Unito, che questo è stato più stressante.
Le persone hanno marciato nonostante ci fosse un divieto, nonostante i gruppi di destra volessero creare scompiglio, nonostante non sapessero cosa sarebbe successo. L’hanno fatto con un percorso più breve, ma hanno voluto comunque dire che no, non è certo il momento di stare fermi a guardare mentre si viene schiacciati da chi non vuole che altre persone abbiano gli stessi diritti. Il Pride è politico e in contesti come questi lo è ancora di più.
Fonte: Il Post