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Alla scoperta dell’intergruppo LGBT+ del MoVimento 5 Stelle: ecco la nostra intervista

Intervista Massimiliano Gualdi intergruppo per i diritti LGBT+ del Movimento 5 Stelle

Nelle settimane scorse vi abbiamo riportato i programmi in merito ai diritti LGBT+ dei vari partiti in vista delle elezioni che come sappiamo, purtroppo, sono state vinte da Meloni e questa destra. Quello che ci è balzato di più all’occhio è stata la netta presa di posizione in favore dei diritti della nostra comunità da parte del Movimento 5 Stelle. Una volta appresa la notizia, in molti hanno storto il muso e qualcuno è rimasto perplesso. Del resto, però, carta canta. Ad ogni modo ci siamo domandati se c’era qualcuno della comunità arcobaleno dietro a tutto questo. Così, abbiamo fatto un po’ di ricerche e ci siamo imbattuti nell’intergruppo LGBT+ del M5S. A quel punto abbiamo pensato: perché non intervistarli per capirci qualcosa di più? Ed ecco che abbiamo contattato Massimiliano Gualdi, tra i fondatori di questa compagine, per una intervista senza filtri che vi riportiamo di seguito.

Intervista a Massimiliano Gualdi, uno dei fondatori dell’intergruppo LGBT+ del MoVimento 5 Stelle

Ciao Massimiliano e grazie per aver deciso di rilasciare a noi di Gyapress.it questa intervista. Direi di lasciare da parte i convenevoli e di partire subito con le domande per conoscere meglio te e, soprattutto, l’intergruppo per i diritti LGBT+ del Movimento 5 Stelle.

“L’intergruppo LGBT+ del Movimento 5 Stelle esiste dal 2013”

  1. Raccontaci un po’ di te e di come e quando è nato l’intergruppo per i diritti LGBT+ del M5S

“Innanzitutto, grazie per questa opportunità di raccontare chi sono e chi siamo. Mi chiamo Massimiliano Gualdi, vivo a Roma e sono un attivista LGBT+M5S. Sono padre, marito ma soprattutto una persona. Mi occupo di molte cose essendo un tecnico agrario di formazione ma anche operatore olistico e un attivista a tempo pieno per il Movimento 5 Stelle sui diritti civili. Di questo, infatti, vi racconto in breve come nacque nel lontano 2013 l’intergruppo LGBT+-M5S, quello che chiamiamo ‘osservatorio permanente per i diritti civili ed LGBT+’.

Tutto iniziò da un mio incontro con un attivista che vive all’estero, Kemal Pasovic. Io dico sempre che siamo i padri fondatori, le idee hanno sempre un inizio. Nel 2013 il M5S aveva preso il 26%, una forza rilevante, e allora abbiamo iniziato a impegnarci per il posizionamento sui diritti che ha di fatto portato oggi i 5stelle ad essere un reale punto di riferimento per la comunità LGBT+. Abbiamo fatto tantissime cose dentro e fuori il parlamento. Vi ricordate il bacio in aula mentre si discuteva la legge contro l’omofobia nel 2013, quella di scalfarotto?  Come gruppo eravamo lì.

Un gruppo che ha affrontato le emergenze quotidiane e dall’altra parte seguito dalla parte istituzionale.  Da quel lontano 2013 siamo ancora operativi e oggi siamo più che mai organizzati. Il gruppo si è allargato e strutturato, siamo pronti per questa nuova legislatura molto particolare”.

  1. Quali sono le vostre battaglie, che poi sarebbero anche quelle delle persone della comunità LGBT+, che volete vincere e che volete presentare come istanze alle istituzioni?

“L’Italia sul piano dei diritti civili è schierata in una posizione dove deve scegliere se seguire i paesi civili come Spagna, Germania e altri o precipitare nell’abisso delle fobie come la Polonia e l’Ungheria. In questa legislatura si lavorerà nel mantenimento e consolidamento di ogni diritto già presente e porteremmo avanti quelle proposte che il movimento ha nel suo programma. Una buona e vera legge contro l’omofobia, matrimonio egualitario, adozioni per famiglie LGBT+ e per i single, riforma della 164 e tanto altro.

I diritti civili sono collegati a quelli sociali e fanno parte delle radici del MoVimento 5 stelle e con le attuali forti e solide radici del programma siamo più che mai pronti a tutto ciò. Queste sono alcune delle istanze che si porteranno avanti. Se realmente si vuole vincere serve oggi una vera unità tra tutte e tutti, lasciando da parte antipatie e interessi personali, per essere una sola e grande comunità LGBT+. L’unione fa la vera forza e vorrei tanto che questo messaggio fosse ben interpretato dalle associazioni LGBT+ e da tutta la comunità”

Il programma sui diritti LGBT+ del M5S è stato quello più avanzato di tutti

infografica sui dritti LGBT+ dei principali partiti politici in vista delle Elezioni del 25 settembre 2022

  1. Abbiamo letto il programma sui diritti LGBT+ del MoVimento 5 Stelle e ci è parso quello più avanzato di tutti. Continuerete a lottare affinché, ad esempio, Matrimonio Egualitario e la Legge contro l’Omotransfobia vengano attuati in Italia?

“Il programma del Movimento è il più avanzato e lo posso dire con orgoglio. Tutto quello che conteneva è il frutto di 10 anni di duro lavoro. Ci sono stati molti parlamentari che hanno lavorato su ciò e a cui dobbiamo un grosso grazie. Tutto il movimento è sulla strada dei diritti, anche se poi come capita spesso alcuni possono dedicarsi maggiormente a certe tematiche. Infatti, collaboro spesso e a stretto contatto con la Senatrice Alessandra Maiorino, anche se nell’intergruppo vi sono anche altri parlamentari, per ora 12, come Francesco Silvestri, Stefania Ascari, Fabio Massimo Castaldo e tanti che mi vorranno perdonare se non li cito per ovvi motivi. Tutto il movimento continuerà a lottare sui diritti civili e sociali di tutti e tutte”

Sinistra immobile per 10 anni sui diritti. Con la destra ci vorrà una forte opposizione

  1. Perché, secondo te/voi, nonostante i partiti che si definiscono progressisti siano stati 10 anni al governo non hanno saputo fare qualcosa di concreto per la comunità LGBT+? E come pensate quindi voi di dare il vostro contributo in modo tangibile?

“Purtroppo, questo che mi chiedi è una triste realtà. Molti che si definiscono progressisti lo fanno solo a parole e in campagna elettorale, poi tutto cambia. Spesso siamo stati spiazzati da dinamiche interne di altri partiti che pensavamo essere trasparenti su tutto ciò e invece alla prova dei fatti il nulla.

Un esempio tra i tanti è la proposta contro l’omotransfobia in Regione Lazio: a maggioranza PD, con un sostegno anche del M5S, il testo è stato più volte trattato in commissione, la cui Presidente è del PD. Sulla carta vi era una maggioranza che avrebbe approvato tale proposta, nei fatti mai arrivata al voto per mancanza di volontà politica, anche se più volte richiesto dai consiglieri m5s che hanno lavorato come intero gruppo su questo punto. Queste dinamiche si ripetono a tutti i livelli e spesso i parlamentari del movimento hanno dovuto far correggere mancanze ed errori presenti nelle varie Proposte di Legge. Il movimento ha seriamente intenzione di fare quello che è scritto nel programma, non solo a parole. Con fatti e atti concreti”.

  1. Avete paura che Meloni e che questo centro-destra (o estrema destra, come la chiamo io) possano minare e rivedere i diritti civili?

“Siamo con le antenne alzate. Come proveranno a toccare qualcosa inizia l’opposizione dentro e fuori il Parlamento. Io scherzando, neanche poi tanto, la chiamo la resistenza arcobaleno o gli unicorni arrabbiati. Nessun passo indietro sui diritti civili e questo deve essere ben chiaro a questa destra nera”.

Io le domande te le ho fatte. A me, però, piace quando le persone si lasciano andare, in modo totalmente libero, esprimendo la propria opinione o di aggiungere altro rispetto ai quesiti che ti ho posto. Dunque, caro Massimiliano, c’è qualcosa che vuoi aggiungere o un argomento in particolare che vuoi toccare prima di salutare i nostri lettori?

“Sì, avrei ancora qualcosa da dirti. Come persona mi sento parte di una comunità che ha davanti un periodo difficile, ho sempre cercato di sensibilizzare chi fa parte delle istituzioni. Anche dentro di noi abbiamo un grande lavoro da fare. Ho visto troppo settarismo e eccessivi atti di protagonismo. Decine, anzi, centinaia di associazioni LGBT+ sparse su tutto il territorio con diverse rivalità interne che portano solo a farci del danno, non voglio che ciò sia percepito come una critica distruttiva, anzi.

Il mondo associativo LGBT+, dopo l’accaduto, dovrebbe avere un momento di profonda riflessione e so che questo processo è già in parte iniziato. È ora di essere tutti e tutte uniti. L’unione fa la forza e vorrei tanto che questo si realizzasse sul serio per un bene maggiore mio, vostro e di tutti. Se siamo uniti, siamo una forza enorme che potrebbe realmente cambiare le cose anche in questo momento. Divisi siamo solo dei numeri primi. Chi volesse accogliere questo mio appello ricordi che noi ci siamo a prescindere dal tutto e dal passato. Chiudo dicendo che sono fiero e felice di essere un attivista LGBT+-m5s, oggi più che mai ,dalla parte giusta e sulla strada dei diritti. Questo senza peccare di presunzione è il pensiero comune di tutti noi dell’intergruppo di cui abbiamo parlato. Un sentito grazie a tutti e tutte.”

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