Dopo mesi di attesa e annunci, è finalmente stata rilasciata su Netflix la terza stagione della serie “The Umbrella Academy” liberamente ispirata al fumetto di Gerard Way and Gabriel Bà. In vero stile fratelli Hargreeves, una nuova stagione significa una nuova apocalisse e soprattutto nuovi dettagli sull’enigmatica figura di Reginald Hargreeves. Ma oltre ad introdurre un nuovo nugolo di personaggi e superpoteri, c’è un’ulteriore novità in termini di rappresentazione LGBTQIA+.
Come nel nostro articolo su Stranger Things, purtroppo seguiranno piccoli spoiler per tutte le tre stagioni di “The Umbrella Academy”. Se avete episodi da recuperare, consideratevi avvertit*!
Nuova stagione, nuova apocalisse, nuovi fratelli Hargravees
La novità più interessante riguarda il numero 7 della squadra sventa-apocalisse Hargreeves, interpretato dall’attore transmasc non binary Elliot Page. Nel 2020, a pochi mesi dall’uscita della seconda stagione di “The Umbrella Academy”, Page ha annunciato pubblicamente la propria identità di genere.
Se da un lato Page è diventato una delle icone più importanti di rappresentazione Trans*, il fandom di “The Umbrella Academy” si è inevitabilmente posto una serie infinita di domande. Che ne sarebbe infatti stato del personaggio interpretato da Elliot Page? Non sarebbe stato infatti possibile disfarsi del personaggio, non dopo essere stato per due volte causa dell’apocalisse!
Una prima risposta è stata fornita dallo stesso Page, la cui presenza nella terza stagione è stata confermata dagli stessi autori, a Marzo 2022 tramite il suo profilo Twitter. Ad accompagnare un frame della nuova stagione si legge infatti la didascalia “Meet Viktor Hargreeves @UmbrellaAcad”. È seguita poi una nuova immagine ufficiale.
Al di là del nome e di un nuovo taglio di capelli, rimaneva però aperta la questione di come la transizione di Viktor sarebbe stata incorporata nella storia. A complicarla poi, si aggiunge come l’intera premise della nuova stagione si basi su un complicato intreccio di realtà parallele alternative. Non è un caso quindi che le teorie si siano sprecate!
Ecco a voi, finalmente, Viktor Hargravees!
A stagione finalmente rilasciata, la risposta si è rivelata molto più semplice. Viktor Hargravees, come Elliot Page, è trans e ha modo di realizzarlo solamente dopo i traumatici eventi che l’hanno coinvolto nelle precedenti stagioni. Solo ora, una volta affrontati i propri demoni famigliari e tra un’Apocalisse e l’altra, che Viktor ha modo di vivere ed esplorare la propria identità di genere.
Un passaggio fondamentale è il coming out con i fratelli che avviene nel corso del secondo episodio. Prima Viktor affronta i fratelli Klaus, Diego e Cinque, proprio nel momento in cui si apprestano a cercare soluzione per l’inghippo di realtà alternative in cui sono finiti. Più avanti invece vi è il confronto con la sorella Allison, interpretata da Emmy Raver-Lampman, dove Viktor entra in maggiori dettagli relativamente alla propria identità.
Famiglia che combatte assieme, resta assieme
Sin dalla prima stagione “The Umbrella Academy” si è sempre mostrata una serie aperta relativamente alla rappresentazione LGBTQIA+. Ne sono un esempio la non conformità di Klaus e la sua relazione con il soldato Dave, oltre che alla relazione tra Viktor, all’epoca ancora socializzato al femminile, e la casalinga degli anni ’60 Sissy.
Nel caso di Viktor non solo abbiamo un ottimo esempio di rappresentazione trans ma anche di allyship. Infatti tra i fratelli Hargreeves nessuno fa dell’identità di Viktor un problema. Anzi, ognuno nel proprio modo accetta e accoglie immediatamente Viktor come il fratello che è sempre stato. Questo dimostra l’affetto che unisce gli Hargreeves della Umbrella Academy, che nel corso della stagione precedente sono riusciti a superare le proprie divergenze e i trauma causati dal padre adottivo Reginald. Un’unità che risalta ancora di più se messa di fronte alle dinamiche dei nuovi personaggi della Sparrow Academy, che si dimostrano profondamente tossiche sotto una facciata di funzionalità.
The Umbrella Academy: Tanti meriti, un piccolo difetto
Vuoi l’apocalisse, vuoi il ritmo serrato generale della serie, ma forse il momento di esplorazione della propria identità di Viktor è molto veloce. Troppo veloce, se confrontato con la realtà. D’altro canto, è sicuramente rinfrescante vedere rappresentazione trans che non si accompagni necessariamente a drammi esistenziali. Gli autori sembrano aver fatto i loro compiti a casa. Infatti, nell’inserire il coming out e la transizione di Viktor nella storia si sono confrontati e hanno collaborato con lo stesso Elliot Page, con la GLAAD e con lo scrittore Thomas Page McBee.
Possiamo quindi parlare un caso di rappresentazione fatta bene, anche se forse un po’ troppo veloce e semplice. Sicuramente, è uno dei tanti buoni motivi per recuperare “The Umbrella Academy”! Avete già recuperato i nuovi episodi? Come avete trovato il coming out di Viktor?
Fonte Entertainment Weekly
Ziggy Mercuzio