Il Parlamento Europeo ha proposto, mediante una Legge, che diventi un crimine in tutta Europa la violenza di genere. Per l’ennesima volta, noi europei, ci siamo dimostrati bravissimi nella teoria e poco nella pratica.
Come è capitato per il riconoscimento delle adozioni e dei matrimoni dello stesso sesso la scorsa settimana, anche qui, per la violenza di genere si tratta solo di richieste.
La proposta del Parlamento Ue prevede di elencare la violenza di genere insieme ad altri crimini che devono essere combattuti su base comune. Ad esempio: il traffico di esseri umani, di droga e di armi, il crimine informatico e il terrorismo. Essi pare che debbano esseri trattati come una nuova sfera di criminalità. Tutto ciò ai sensi dell’articolo 83(1) del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
Anche questo testo è passato, ma finché non diventa legge a che cosa serve teorizzare?
Durante il lockdown, le chiamate al 1522, numero gratuito di pubblica utilità antiviolenza e stalking, sono addirittura aumentate a causa della convivenza forzata. Rispetto agli anni precedenti sono inoltre incrementate le richieste di aiuto dei giovanissimi fino a 24 anni di età (11,8% nel 2020 contro il 9,8% nel 2019) e delle donne con più di 55 anni (23,2% nel 2020; 18,9% nel 2019). Sono aumentate anche violenze assistite e femminicidi.
Stiamo giocando, di nuovo, con le vite umane?
Raph