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Accettata esaminazione del DDL Omotransfobia come esteso alla Camera: siamo sicuri vada tutto bene?

Il DDL Zan è l’unica proposta di Legge che verrà esaminata in Senato. Bocciata, dunque, l’improponibile proposta della Lega e Forza Italia su una possibile “loro” Legge contro l’omotransfobia. Ecco cosa ha scritto Alessandro Zan, sul proprio account Twitter, dopo aver appreso questa notizia:

“La Commissione Giustizia del Senato ha stabilito, (…),che esaminerà esclusivamente il testo approvato alla Camera lo scorso 4 Novembre“.

Può apparentemente sembrare una buona notizia, ma siamo sicuri che vada tutto bene? Non pensate che ci sia qualche “difetto” nello stesso testo? Esaminiamo insieme due articoli in particolare che mostrano come le persone LGBT+ non siano pienamente tutelate.

Cosa dice il DDL Zan? Ecco cosa non funziona

Art. 4 (pluralismo delle idee e libertà delle scelte)

  1. Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti.

Tradotto, dunque, io posso discriminarti, dirti parole come fr*cio, finocchio, malato mentale (nonostante va ricordato che omosessualità e transessulità non sono considerate tali nel DSM dal 1990) o ancora “se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno“, basta che non ti torcio un capello e non faccio violenza. Violenza fisica “No”, Violenza psicologica “Sì”. Fantastico…

Questa non è libertà di pensiero, sono offese e vanno punite. Non bisogna confondere l’opinione con l’offese. Anche perché, come sappiamo, la violenza verbale può fare più male di quella fisica. E no, non c’entra nulla il non poter dire più nulla: basta saper parlare e conoscere un po’ di più la lingua italiana.

Art. 7 comma 3 (Istituzione della Giornata Nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia) in materia di scuola

3. (…) Le scuole, nel rispetto del piano triennale della offerta formativa di cui al comma 16 dell’art.1 della legge 13 Luglio 2015, n.107, e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Perciò il ruolo della scuola, anche qui, sarà fondamentale. Non saranno, inoltre ,i docenti a decidere se attuare o meno queste attività, ma il Consiglio dei genitori.

Quindi, se prima dell’esaminazione in Camera il testo permetteva alle associazioni LGBT+ o ai professori predisposti di educare gli alunni a limitare le discriminazioni (e non di fare vestire i bambini da bambine e viceversa come sostiene il centro-destra), adesso, invece, sono i genitori a votare e basterebbero pochi voti contrari per impedire queste attività di sensibilizzazione. Per intenderci, è un po’ come se fossero i genitori a decidere il programma scolastico che un docente di italiano, matematica, geografia o qualsiasi altra materia debba tenere a scuola. Da quando dovrebbe essere così?

Quindi, siete ancora sicuri che vada bene così? Sinceramente, queste cose andrebbero riviste per non fare un passo avanti e due indietro. Questo DDL Zan introduce novità essenziali per una buona tutela della community LGBT+, ma ancora presenta qualche difetto. Non dobbiamo mollare perché siamo ancora all’inizio di una lunghissima battaglia.

 

Raph

One thought on “Accettata esaminazione del DDL Omotransfobia come esteso alla Camera: siamo sicuri vada tutto bene?”

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