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Calciatore spagnolo ancora in attività fa Coming Out: “È liberatorio poterlo dire”. Ecco le sue parole

Un calciatore spagnolo ancora in attività ha fatto coming out e ha detto che convive con il proprio fidanzato da 3 anni

Un calciatore spagnolo, ancora in attività, ha fatto Coming Out e ha confessato che convive da 3 anni con il proprio compagno. Abbiamo appreso da portali esteri che il protagonista di questo articolo è un ex giocatore del Real Murcia. Tale squadra attualmente milita nella segunda division, la nostra Serie D per intenderci, ma in passato è stata ai vertici del calcio iberico.

Dopo il Coming Out di Josh Cavallo e di un arbitro inglese, un altro calciatore in attività ha deciso di dichiarare il proprio orientamento sessuale. La differenza con il centrocampista australiano è che quest’ultimo ha deciso di rimanere nell’anonimato. L’unico indizio che sappiamo e che potrebbe aiutarci a capire chi potrebbe essere è che ha giocato nel Real Murcia.

Per i più curiosi, dunque, non resta che scavare un po’ nel passato della squadra in questione. In questo modo si potrà prendere visione di tutti i giocatori che sono passati nella società calcistica per farsi una idea di chi potrebbe trattarsi. A noi, invece, prima di andare a leggere insieme le parole riportate anche da ‘Mundodeportivo.com‘, interessa porre l’attenzione su quanto i colori arcobaleno siano tornati a bussare prepotentemente alle porte del calcio.

Sebbene siano solo due i giocatori professionisti ancora in attività che hanno fatto coming out e che continuano a praticare tale sport, sembrano essere in molti i calciatori che hanno paura di dichiarare il proprio orientamento sessuale. Ci sembra evidente che questo non va bene perché il calcio, come tutte le atre discipline, deve essere anche sinonimo di inclusione. Gli atleti andrebbero giudicati per le performance e non per l’orientamento sessuale o l’identità di genere.

Ci auguriamo che queste ulteriori dichiarazioni da parte di un calciatore possano essere d’aiuto anche per altri giocatori e che magari si possa dare il via a un’onda rainbow nel calcio.

Calciatore spagnolo ancora in attività fa Coming Out: ecco le sue parole

“(…)Prima di tutto vorrei esprimere la mia più grande gratitudine a Joshua Cavallo per aver condiviso i suoi sentimenti con tutti noi. Voglio dire che sì, puoi giocare a calcio ed essere gay, bisessuale, come mi considero io, o qualsiasi altra cosa. Da troppo poco tempo ho intrapreso la strada dell’essere me stesso, essere me stesso con la mia famiglia, essere me stesso con i miei amici, essere me stesso con i miei compagni di squadra di calcio.

In breve, essere me stesso con tutti intorno a me, senza cercare di nascondere qualcosa. Almeno per ora, non voglio dire chi sono e dare un volto a questa lettera, perché, nel mio caso, credo che sia più importante il messaggio in sé che il nome che dovrebbe comparire in questa lettera. Nonostante ciò, ritengo che sia importante fare un passo in avanti per raccontare la mia vita più personale.

Ci è costato, ovviamente, ma ho avuto la fortuna di avere al mio fianco una persona meravigliosa che mi ha accompagnato in tutto questo percorso e che mi ha capito, anche se in tanti momenti abbiamo sofferto, sia insieme che separatamente, per quello che ho cercato di fare in faccia ai miei colleghi e per aver cercato di nasconderci agli occhi degli appassionati di calcio per i quali il mio stesso ragazzo non poteva essere altro che un amico.

Poi l’abbiamo finita con questa storia, ma che sia accaduto è un dato di fatto. Che questo ci abbia ferito come coppia è un dato di fatto. Che abbia ferito entrambi è un dato di fatto. E per me, che ho fatto tutto il possibile per nascondermi fino a trovare la ‘mia persona’, la persona che amo e che mi ha accompagnato in questo percorso, è un dato di fatto (…)”

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“(…) Ho provato una certa liberazione nel vedere così tanti colleghi che hanno sostenuto Joshua. Questo può aiutare le persone come me che si sono nascoste, che hanno ascoltato le battute omofobe e hanno dovuto tacere, perché facile far capire loro “cosa potrebbe succedere”. Che hanno al loro fianco molte persone, sulle quali, pur non conoscendosi a priori, potranno contare, senza alcun dubbio.

A tutte queste persone vorrei dire che dopo essere stato finalmente me stesso, sono molto felice. A volte è stato difficile ma, nonostante occasionali eventi isolati, il supporto di tutto “il mondo del calcio” che ha conosciuto questo aspetto di me è stato la norma. Fare il passo di dirlo a un partner, all’inizio, è difficile, ma lo è sempre meno. E la liberazione dopo averlo fatto è grande.

Per tutto questo non posso fare a meno di ringraziare i miei colleghi che, come potrebbe essere altrimenti, mi hanno sostenuto con affetto e comprensione perché sapevano che la situazione non era molto normale ma che avrebbe dovuto esserlo. Per finire, spero che, come ho detto, questo possa aiutare a far sì che tutto sia come come dovrebbe essere e che chiunque possa essere come vuole, senza paura delle conseguenze di chi ama in ‘modo diverso’, provare attrattive diverse o essere qualcuno che viene considerato fuori dalla norma, ma il cui modo di essere lo fa sentire in pace con se stesso (…)