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Iran: decapitato ragazzo da suoi stessi famigliari perché gay

Ragazzo gay decapitato in Iran: una notizia che spiazza e fa rimanere senza parole.

Purtroppo, nel 2021, ancora molte popolazioni e culture non accettano l’omosessualità. Inoltre, essere omosessuali è ancora illegale in circa 73 stati. Tra questi c’è anche l’Iran. Vediamo insieme cosa è successo. Alizera Fazeli-Monfared era un ragazzo di 20 anni e aveva appena ricevuto un’esenzione dal servizio militare a causa delle sue “depravazioni sessuali“. Questo documento è stato trovato dalla sua famiglia che così ha scoperto la sua omosessualità.

A seguito di ciò, il suo fratellastro, con il pretesto che suo padre voleva vederlo, lo ha fatto salire in macchina e portato fuori città. Era il 4 maggio. Il 7 Maggio la madre riceve una chiamata da parte di quest’ultimo. “L’ho fatto fuori” dice confessando praticamente l’omicidio. Prima l’ha sequestrato, insieme ai cugini, poi l’ha decapitato seguendo il codice di “un delitto d’onore“.

Nel frattempo la Bbc Persian ha riferito di aver acquisito registrazioni audio di Alizera in cui il ragazzo ammetteva di aver paura dei suoi stessi famigliari. Alizera voleva scappare dal suo villaggio per raggiungere il suo fidanzato in Turchia, ma non ha fatto in tempo. Per quanto si riconosca che la cultura iraniana sia completamente o quasi differente alla nostra, non riesco a comprendere la ragione, nel 2021, di questi delitti. Sono rimasto senza parole.

In Italia, stiamo aspettando con ansia una legge che possa tutelarci al meglio, ma con amarezza possiamo dire che in alcuni paesi siamo in assenza completa di diritti. Come dimostra questo tremendo fatto del ragazzo gay decapitato in Iran. Noi europei possiamo ritenerci un pochino più fortunati, ringraziando sempre chi, prima di noi, ha lottato per ottenere quei diritti che ora abbiamo.

 

 

Raph