niente matrimono gayLa Corte Costituzionale si è pronunciata ieri sul matrimonio gay in seguito ai ricorsi del tribunale di Venezia e la Corte d’appello di Trento dopo che tre coppie dello stesso sesso avevano presentato le pubblicazioni ufficiali presso i rispettivi comuni e si erano viste opporre un rifiuto dall’ufficiale di Stato civile.

La Consulta ha rigettato i ricorsi dichiarando inammissibili ed infondate le questioni di legittimità sollevate e rinviando qualsiasi decisione in materia al Parlamento italiano. Se la tesi dei legali delle coppie è che non esiste nella nostra Costituzione un evidente divieto al matrimonio tra persone dello stesso sesso, la Corte Costituzionale ha dichiarato che l’argomento non è di propria competenza.

Le motivazioni della sentenza saranno rese note nei prossimi giorni ed è perciò cauta la posizione del Comitato nazionale “Si, lo voglio”, promotore dell’iniziativa legale

“Decideremo dopo la lettura della sentenza - dichiarano i portavoce del comitato: Imma Battaglia, Enzo Cucco, Maurizio Cecconi, Paolo Patane’ e Francesca Polo - le ulteriori iniziative da costruire. Ma da subito possiamo annunciare che andremo avanti, nelle aule di tribunale e nella società”

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