arcigay_flag2.jpgCOMUNICATO STAMPA-Arcigay Nazionale-Bologna, 10 maggio 2007


FAMILY DAY: ARCIGAY, UN INGANNO ALLA BUONA FEDE DI CHI AMA LA FAMIGLIA
ANCHE BARBARA POLLASTRINI E LELLA COSTA AL CONGRESSO DELL’ASSOCIAZIONE
A MILANO DALL’11 AL 13 MAGGIO

“Il Family day sarà un grande inganno con cui si strumentalizzerà l’amore di tanti italiani per le loro famiglie, al fine di negare diritti concreti all’amore di altre persone e di altre famiglie”. E’ l’opinione del presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, sulla manifestazione cattolica che si terrà a Roma sabato prossimo.
“L’operazione del cosiddetto Family day – spiega Lo Giudice - costruito a tavolino dai gerarchi vaticani, rappresenta un grande inganno, soprattutto per quelle centinaia di migliaia di persone che, in buona fede, convinti dal loro parroco o dal loro capo scout, andranno a Roma avendo a cuore il bene delle famiglie italiane e sabato sera saranno gettati sul tavolo delle trattative politiche per negare diritti concreti ad altre persone e ad altre famiglie”.
“Lo scopo dissimulato ma vero del Family day è infatti quello di impedire al parlamento italiano di approvare una legge sulle unioni civili. Cioè di consentire anche alle persone che si amano ma non sono sposate di essere riconosciute come coppia nei momenti difficili della malattia, della morte, delle difficoltà economiche, dell’assistenza e della solidarietà sociale. Su tutto il resto siamo infatti d’accordo. Non c’è divisione nel paese sul sostegno alle famiglie sposate. La vera differenza passa tra chi vuole sostenere solo quelle e chi invece ha a cuore tutte le famiglie di tutti gli italiani”
Intanto il ministro per le Pari opportunità Barbara Pollastrini ha annunciato la sua presenza al 12° congresso nazionale Arcigay, in programma dall’11 al 13 maggio a Milano, così come il ministro per l’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio e quello per il Commercio internazionale Emma Bonino.
Tra gli altri ospiti l’attrice Lella Costa, il Premio Nobel Dario Fo in collegamento telefonico, la sociologa della famiglia Chiara Saraceno, lo psicologo Vittorio Lingiardi, il presidente della Consulta delle associazioni per la lotta all’Aids, Massimo Oldrini, il giornalista Alessandro Cecchi Paone, Raffaella Bolini della presidenza di Arci. Numerosi anche i politici, tra i quali Piero Fassino (Ds), Franco Giordano (Prc), Enrico Boselli (Sdi), Katia Bellillo (Pdci), Cesare Salvi (Sinistra Democratica), Benedetto Della Vedova (Riformatori Liberali).
Saranno circa 200 i delegati che si daranno appuntamento, a partire dalle 14:30 di venerdì 11 maggio, presso l’Hotel Quark, in via Lampedusa 11/a, a Milano, per eleggere i vertici ed approvare le linee guida dell’attività della maggiore associazione omosessuale italiana. I delegati rappresenteranno circa 180mila iscritti, raccolti in oltre 100 sedi locali (43 comitati provinciali e 65 associazioni affiliate), e in 6 coordinamenti regionali, distribuiti in 48 province di 18 regioni italiane.
Il dibatto pre-congressuale nelle sedi territoriali dell’associazione, svoltosi tra marzo e aprile, ha compreso 40 incontri, per un totale di oltre 100 ore di discussione. Decine gli ordini del giorno elaborati su temi diversi dai giovani alle donne, dalla salute, alla cultura.