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Antigua e Barbuda: la strada verso l’integrazione LGBT+

Le persone LGBT+ ad Antigua e Barbuda non vengono considerate uguali agli altri davanti alla legge e subiscono spesso dure sanzioni.

La legge sui reati sessuali del 1995 prescrive la punizione per la prostituzione da quindici anni (tra adulti) a cinque anni (per i minori). Ci sono anche leggi sull’indecenza, che riguardano sia le donne che gli uomini e comportano una pena massima di cinque anni. MESH, un’organizzazione che lavora per i diritti umani LGBT+, indica che queste leggi non sono implementate attivamente.

Non è solo nella legge che le persone LGBTI subiscono discriminazioni nella nazione insulare. Ci sono violazioni quotidiane dei diritti umani delle persone LGBT+ ad Antigua e Barbuda, ma le cose stanno cambiando, la vita delle persone LGBT+ è cambiata nel senso che i problemi sono ora discussi attraverso i media e le ONG hanno fatto pressioni per servizi migliori per quanto riguarda l’assistenza sanitaria e altri servizi sociali.

Una delle organizzazione che lavora per i diritti umani LGBT+ ad Antigua e Barbuda è  il MESH, il quale ha ricevuto supporto per il proprio lavoro e, nel 2011, l’organizzazione è stata rappresentata in un seminario di formazione di tre giorni sulla sicurezza e la protezione dei difensori dei diritti umani nell’Organizzazione degli Stati dei Caraibi orientali. Sia MESH che ARC, un’altra organizzazione che si occupa di attivismo LGBT+, hanno partecipato allo United, un seminario di due giorni organizzato dall’ambasciata americana a Barbados. L’evento si è concentrato sul miglioramento delle capacità di comunicazione e media per i gruppi di base della società civile LGBT+.

I membri della comunità LGBT+ subiscono il rifiuto e l’alienazione da parte della società in generale basata sull’orientamento sessuale o sull’identità sessuale. Le norme culturali stabiliscono che l’omosessualità è un peccato e le leggi cercano di invadere la privacy di ognuno dettando con chi è consentita la natura dell’attività sessuale. Gli spazi sicuri per socializzare sono minimi e come tale la comunità LGBT+ è costretta a incontrarsi in luoghi appartati e a vestirsi in conformità con le norme tradizionali. Questi pregiudizi sociali di genere stanno effettivamente influenzando il benessere della comunità LGBT+ e incidono gravemente sul loro stato mentale.