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Aggressione omofoba nel Salento: l’identikit dei ragazzi

Ragazzo gay picchiato a Lecce per aggressione omofoba da quattro ragazzi

L’aggressione omofoba avvenuta il 10 agosto 2019 a Santa Cesarea Terme in provincia di Lecce, per molte associazioni LGBT+, è il pestaggio ai danni di un ragazzo omosessuale più violenta del 2019.
La notizia della brutale aggressione si è diffusa a livello nazionale e solamente a distanza di cinque mesi, si è arrivati ad avere l’identikit degli aggressori.

Aggressione omofoba: ecco l’identikit dei “bravi” ragazzi

Quattro dei cinque aggressori omofobi, come viene riportato dal “Corriere”, parrebbero essere figli di buone e “rispettabili” famiglie milanesi.
I loro nomi sono: Bruno Furiosi, Stefano D’Angelo, Christian Binelli e Riccardo De Feo.
Sembrerebbe, invece, ancora ignoto il nome del ragazzo salentino che ha partecipato all’aggressione ai danni dell’uomo.

Secondo quanto emerso, parrebbe, che i quattro aggressori siano ultras, militanti di Blocco Studentesco (associazione di estrema destra legata a CasaPound), e anche di CasaPound.
Due di questi sembrerebbero molto vicini al partito di estrema destra e, in particolar modo, Bruno Furiosi, che è il più giovane del branco, parrebbe essere il più attivo a livello politico.
Sembrerebbe infatti, che ol
tre ad essere responsabile locale di Blocco Studentesco all’università “Cattolica” di Milano dove studia, si sia candidato con la lista “Sturm und Drang – Studenti identitari”.

Il referto medico dell’uomo dopo l’aggressione

Quella notte, il quarantatreenne parrebbe sia stato trascinato da un orecchio in una strada del paese e picchiato per diversi minuti.
Inoltre, sembrerebbe che l’uomo abbia provato a chiedere aiuto ad un passante che però, lo ha ignorato.
Il referto del pronto soccorso compilato dai medici che lo hanno visitato riporta i seguenti traumi:
fratture alle ossa della tempia e all’ orbita dell’occhio il cui lobo è stato staccato di netto, numerosi ematomi ed emorragie alla palpebra a causa dei pugni e dei calci, ferite alla mandibola e numerose escoriazioni in varie parti del corpo.

In attesa che venga fatta al più presto una legge contro l’omofobia, possiamo solo augurarci che in questo 2020 le aggressioni a sfondo omofobico possano finire.

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