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Aborto trans: come funziona l’interruzione di gravidanza per le persone transgender

Aborto trans: come funziona l’interruzione di gravidanza per le persone transgender? Considerando il fatto che si tratta di una fetta demografica estremamente ridotta, le notizie sono veramente poche. Parliamone insieme grazie alle pillole di Marte, attivista transgender femme presenting.

Aborto: la nostra legge cos’è esattamente

Abbiamo già discusso precedentemente della Legge 194/78. Attualmente questa norma vigente è il compromesso ottenuto per effettuare una procedura di aborto in Italia. Non solo è il risultato di un faticoso procedimento, ma possiede in sé una moltitudine di limiti, i quali al momento si stanno solo evidenziando. Questa legge oramai consumata e figlia di una società patriarcale sta tornando sempre più nel dibattito odierno. Sarà perché il nostro governo attuale lo prende un po’ troppo a modello dall’America. Sarà perché la nostra presidente Meloni chiaramente ha deciso che le donne non possono decidere del proprio corpo. Saranno tante cose, ma una è molto chiara: le persone transgender ne sono ampiamente escluse.

Non riguarda solo le donne cisgender

Ricordiamoci che l’aborto è un diritto di tutti. Non parliamo solo di donne cisgender, ma parliamo anche di tutte quelle persone transgender e intersex che possiedono un utero capace di rimanere fertile. Includiamo quindi anche uomini trans, persone non binarie e così via. Ma, molto spesso, questo rischio di poter rimanere con una gravidanza non attesa non viene ricordato, facendo così che queste persone vengono ampiamente escluse. Consideriamo un uomo trans ad esempio: per lo Stato non avrebbe bisogno del ginecologo, figuriamoci che potrebbe avere l’astratta necessità di abortire, vero? Già questo diritto è ostacolato, non perpetriamo ulteriormente questa discriminazione.

Aborto: ne potresti aver bisogno anche se assumi testosterone

Ma quindi la terapia ormonale che una persona assume può ancora permetterle di avere una gravidanza? Assolutamente . Non stiamo parlando dell’assunzione di un anticoncezionale naturale. Seppur, nel caso di assunzione di testosterone, si vada a sostituire la base biochimica femminile, è possibile avere ancora fasi di ovulazione. Vi porto il mio stesso esempio: sono in terapia ormonale da più di un anno oramai. Nonostante il mio dosaggio abbia fatto scomparire il ciclo mestruale da qualche tempo, permane il fatto che occasionalmente continuo ad ovulare. I medici parlano dei primi tre mesi dell’assunzione della terapia ormonale sostitutiva, ma il range di tempo è variabile. Non c’è ancora della vera casistica sulla quale fare della ricerca.

Come proteggersi quindi da gravidanze indesiderate?

Quindi cosa succede per chi ha un rapporto sessuale non protetto? Che, a prescindere della tua identità di genere, se possiedi un utero potresti aver bisogno di fare gli adeguati controlli. Ciò significa stare in stretto contatto con un endocrinologo e un ginecologo, che possano seguirti e informarsi della tua situazione. Ma soprattutto ricordarsi che esistono le pillole contraccettive di emergenza, come l’EllaOne, acquistabili direttamente in farmacia. È importantissimo ricordarsi del nome specifico, perché è stato segnalato come un farmaco che non interferisce con l’assunzione della terapia ormonale sostitutiva. Ma ricorda: la pillola del giorno dopo non assicura che tu non possa avere una gravidanza. Si deve sempre accertarsi di non aspettare un bambino, altrimenti ricorrere inevitabilmente all’aborto.

Aborto farmacologico: come avviene?

Spieghiamo adesso brevemente cosa succede nel caso di un aborto farmacologico. In generale, entro 48 ore, si assumono due farmaci: il mifepristone (conosciuto anche come RU486) e la prostaglandina (come possono essere il misoprostolo o il gemeprost). È essenziale capire che le due molecole compiono due azioni vitali e diverse, perciò mai assumere solo uno dei due. Il primo si occupa di terminare l’embrione, ossia cessare la sua vitalità, mentre l’altra permette la sua espulsione, quindi l’uscita di ciò che rimane all’interno del corpo. Ma le terapie ormonali sostitutive con testosterone possono modificare un eventuale quadro sanitario. Per questo c’è sempre bisogno di parlare con personale qualificato per queste situazioni, tipicamente in consultorio, portando con sé un test di gravidanza positivo.

Non dimentichiamo tutto il necessario

Un altro documento necessario per ottenere un aborto è il certificato di IVG. Ma cos’è esattamente? Serve a dichiarare lo stato di gravidanza di una persona, specificando la volontà di abortire e la presa a visione di un’équipe medica. Tutto questo va eseguito con urgenza, senza considerare i 7 giorni previsti da legge, in quanto si tratta di un caso particolare per la salute fisica del gestante. Può essere compilato da qualsiasi medico, ed è fondamentale. Per rilasciarlo c’è bisogno di due esami: le beta hcg e un’ecografia, così da stabilire le settimane di gestazione. In più c’è bisogno di sospendere immediatamente la terapia ormonale sostitutiva con testosterone se presente. Un suggerimento è quello di mettere a contatto il proprio ginecologo con l’endocrinologo che segue la persona.

Aborto in Italia

Sfortunatamente l’Italia non è un paese sicuro dove abortire. Gli obiettori di coscienza sono troppi, e il libero ingresso alle associazioni pro vita nei centri rende il procedimento ancora più difficoltoso. Per fortuna, a tutt* coloro che hanno scelto di abortire ma non si sentono al sicuro è stato dato modo di farlo. Esistono diverse realtà di accompagnamento all’IVG, molte di esse con esperienza di persone transgender. Esistono anche diversi medici pro scelta che prevedono colloqui online e certificati IVG telematici. L’associazione Obiezione Respinta si è preoccupata di mappare il Paese proprio per segnalare tutti questi servizi alle persone che potrebbero averne bisogno.

Il corpo è uno e di chi lo possiede, e trovo assurdo che debbano esistere delle leggi che ostacolano le nostre scelte. È tempo di rivedere le nostre priorità.

 

Aeden Russo

Fonte: marte_manca su Instagram

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