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Interruzione volontaria di gravidanza: Diritto fondamentale della donna anche secondo l’UE

Quando si parla di aborto si sta parlando di un diritto fondamentale della donna. Finalmente è anche l’Europa a riconoscerlo in tal senso.

Spesso e volentieri ci siamo imbattuti in Pro Vita e famiglia che riconosce il feto fino al concepimento e indica l’aborto come un omicidio. La realtà è però ben diversa. All’inizio il feto è solo un ammasso di cellule e, secondo la posizione del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (RCOG) britannico, la consapevolezza del feto si manifesta intorno alla ventottesima settimana. Infatti, l’interruzione volontaria di gravidanza si può fare entro i 90 giorni. Ennesima dimostrazione che chi ostacola tale diritto non sa bene di cosa sta parlando.

Quindi, cosa è successo nel Parlamento europeo?

L’aborto deve essere aggiunto alla Carta dei diritti fondamentali

Il Parlamento europeo in una risoluzione (non vincolante) approvata l’11 Aprile 2024 (336 voti a favore163 contrari e 39 astensioni) ha chiesto di inserire l’aborto nella Carta dei diritti fondamentali.

Il testo sollecita i Paesi UE a depenalizzare completamente l’aborto in linea con le linee guida dell’Oms del 2022 e a rimuovere e combattere gli ostacoli che lo impediscono, invitando peraltro la Polonia e Malta ad abrogare le loro leggi e le altre misure che lo vietano e lo limitano. Inoltre, si afferma che i metodi e le procedure di aborto dovrebbero essere una parte obbligatoria del curriculum per medici e studenti di medicina.

Oltre a ciò dovrebbero essere messi a disposizione metodi e forniture contraccettivi accessibili, sicuri e gratuiti, nonché consulenza in materia di pianificazione familiare, prestando particolare attenzione al raggiungimento dei gruppi vulnerabili.

Aborto: la situazione in Italia

L’aborto è legale in Italia secondo la legge 194/1978 . Nonostante tutto, attualmente, interrompere la gravidanza nel nostro Stato è difficile perché ci sono molti obiettori di coscienza. A differenza della Francia che ha inserito l’aborto nella Costituzione. Eppure il diritto alla salute è un diritto di tutti.

 

Raph

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