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17 Maggio, cosa ci hai lasciato?

17 Maggio, cosa c’hai lasciato? Alle nostre spalle c’è stata l’annuale Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Vediamo nsieme a che punto ci troviamo adesso.

17 Maggio: vent’anni di lotte

Sono vent’anni che, nell’Unione Europea, il 17 Maggio è diventato un segno di rivolta, di resilienza e di travolgente resistenza. Se in questo giorno ci riuniamo a combattere omofobia, bifobia, transfobia e in generale stigmatismi contro la comunità LGBTQIA+, quest’anno portiamo anche cattive notizie. Ad oggi, con i dati aggiornati, l’Italia si piazza terzultima per la tutela dei diritti. Ma non solo: è ultima rispetto ai paesi che hanno fondato l’Europa tempo addietro. Si pone quindi sopra Ungheria e Polonia, secondo Rainbow Europe e Forbidden Colours.

I risultati dell’Italia

Una settimana prima del 17 Maggio la sentenza che ci fa retrocedere di altre posizioni. “L’Italia si colloca al venticinquesimo posto su ventisette Paesi sulla base della nostra analisi dei voti dei membri del Parlamento europeo del Paese“, così dichiara l’organizzazione. A supportare la posizione “nove testi chiave riguardanti i diritti fondamentali delle persone LGBTQIA+ negli ultimi 5 anni“, dove spicca il tremendo quadro italiano. Parliamo del 0,7 di indice dei voti a favore degli europarlamentari su 9 risoluzioni.

Il 17 Maggio non ha insegnato nulla al governo

Mi sa che al Parlamento Europeo servirebbe una rinfrescata su cosa veramente simboleggia il 17 Maggio, perché non stanno prendendo nota. Per fortuna il nostro indicatore non è in negativo, ma ciò non vuol dire che stiamo svolgendo un buon lavoro. Difatti questo report sta “rivelando che gran parte dei loro eurodeputati vota costantemente contro i testi che difendono i diritti fondamentali delle persone LGBTIQIA+“. M5S, Verdi, Italia Viva e Azione sono spiccati per aver votato sempre a favore. Forza Italia ha alternato i voti, mentre Lega e Fratelli d’Italia -ovviamente sempre contrari.

Tanto sappiamo come andrà a finire

Cosa abbiamo ottenuto, quindi, da questo report una settimana prima del 17 Maggio, della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia? Facile: sappiamo chi non votare assolutamente alle prossime elezioni del Parlamento Europeo. Così commenta l’associazione: “Ci auguriamo che questo vi aiuti a prendere la vostra decisione quando andrete a votare per le prossime elezioni europee“. Peccato che, secondo le statistiche di chi vota, queste informazioni rafforzeranno solamente chi votare. Visto che siamo bastion contrari.

17 Maggio: le parole di Mattarella

Per quanto il nostro presidente della Repubblica perda colpi, almeno stavolta ha voluto commentare aggiungendo qualcosa per questo 17 Maggio. “L’intolleranza per il diverso“, scelta errata per dichiarare un pensiero, ma va bene. “L’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente. Non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità“.  Presidente, “per una società inclusiva e rispettosa delle identità” come dice lei si dovrebbe cambiare tutto il governo.

Cos’ha aggiunto Meloni?

Dulcis in fundo le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non solo questa grande donna ha voluto usare il 17 Maggio per spingere la sua campagna alle elezioni europee, ma ha voluto fare grandi dichiarazioni. Possiamo sentirle? “È nostro compito tenere alta l’attenzione della comunità internazionale sulle persecuzioni e sugli abusi che in molte nazioni del mondo, come ricordato anche oggi dal Presidente della Repubblica, vengono ancora perpetrati in base all’orientamento sessuale. Discriminazioni e violenze inaccettabili, che ledono la dignità delle persone e sulle quali i riflettori non devono mai spegnersi. Anche su questo fronte, il Governo è, e sarà, sempre in prima linea“. Posso ridere? Detto dalla nostra peggior nemica è veramente una barzelletta.

Non usare il 17 Maggio come scappatoia, Meloni!

I dati di questo governo smentiscono tutto quello che Meloni ha dichiarato per il 17 Maggio. Non abbiamo leggi che ci proteggono e tutelano. La discriminazione e i pregiudizi aumentano, non si diminuiscono. La Meloni stessa sta rimuovendo diritti su diritti, strappando figli ai propri genitori solo perché dello stesso sesso. I crimini e l’incitamento all’odio ci limitano nel prendere decisioni politiche importanti. Questo governo non ha ottenuto un bel nulla per la comunità LGBTQIA+, anzi, sta togliendo il poco che possedeva. Cosa stiamo dando alla nuova generazione? Cosa stiamo offrendo a chi cresce vedendosi disconosciuti i genitori, scherniti a scuola, offesi da adulti? Ma Meloni vuole fare la finta paladina, quando il concetto d’identità di genere la terrorizza a morte. Già è tanto che ha pronunciato “orientamento sessuale” senza svenire.

 

La realtà dei fatti è questa: l’Italia sta solamente peggiorando. Ma i giovani non sono in maggioranza per contrastare questa tendenza, ne subiranno solo le conseguenze al lungo andare.

 

Aeden Russo

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