È sempre più aperta la polemica contro questo soggetto. Candidato con Lega (nord), le parole dell’ex generale Vannacci sono sempre più pericolose.
In un recente dibattito a “Quarta Repubblica”, l’uomo in vestaglia ha osato sottolineare davanti ad Alessandro Zan e a tutta Italia queste parole:
“Non sono impaurito ma sottolineo che sono delle minoranze che manifestano che sono molto chiassose ma non rappresentano il senso comune. Non ho mai ritrattato nulla di ciò che ha scritto. Lei Zan che è un omosessuale non rappresenta la normalità per un fatto statistico. Ciò che non è normale non rientra nella norma per un fatto statistico, se io dicessi che gli omosessuali sono eccezionali sarebbe la stessa cosa. Non ci dica che omosessuali si nasce perché non è vero. Le diversità sono il motore dell’universo, le più grandi conquiste sono state date dalle differenze”.
Zan risponde con parole chiare: «Hitler diceva che gli omosessuali non sono normali». Da lì il dibattito si accende e Zan finisce per dare del nazista a Vannacci. Questa affermazione inorridisce il conduttore Nicola Porro che ricorda come la strage nazista non guardasse in faccia nessuno.
Va anche ricordato, a onor del vero, che il Parlamentare del PD, però, non ha mai fatto nulla di concreto per la comunità LGBT+. Non vogliamo pensare che stia strumentalizzando la vicenda per prendere qualche voto in più alle Europee. Vogliamo sperare che sia un suo modo per fare, finalmente, qualcosa di tangibile per la nostra comunità. Anche il DDL Omotransfobia, infatti, se fosse passato sarebbe stato un compromesso al ribasso e lui non ha lottato a sufficienza per migliorarlo davvero.
Vannacci è lo specchio di quello che sono diventati gli italiani?
Vannacci arriva a spiegare, completamente a modo suo, che cosa è la normalità e che per lui si tratta solo di statistica e non toglierebbe nessun diritto alle persone “anormali”. Arriva persino a dire che le persone con i capelli rossi sono anormali perché non ce ne sono molte nella società.
Insomma, l’ex generale è pieno di contraddizioni e nemmeno lui sa che cosa dire. “Le differenze arricchiscono”, ma vorrebbe classi diverse per persone disabili. “Non toglierei i diritti alle persone omosessuali”, ma le definisce anormali. Insomma, nemmeno lui conosce bene il suo pensiero, inutile continuare a criticarlo.
Inoltre, come già ribadito da Alessandro Zan, pronunciando queste parole sta infangando la sua divisa perché, in quanto soldato, ha giurato sulla costituzione e la costituzione all’articolo 3 dice che “tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione”.
Sono parole che fanno paura in un dibattito che non è servito a nulla se non a ricordare che c’è ancora troppa omofobia in giro. Un dibattito inconcludente solamente carico di odio. Servono fatti concreti per combattere questo cancro della società chiamata xenofobia e non solo turpiloqui. Quella inutile “paura del diverso” che vi fa solo sembrare handicappati. Perché il vero handicap della società non è la persona disabile, l’omosessuale o lo straniero, ma è la persona ignorante.
Raph