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Meloni e la mancanza di coraggio: se il suo idolo Michael Jackson fosse stato vivo, lo avrebbe fatto arrestare per reato universale? Probabilmente no. Ecco perché

Se Micheal Jackson, idolo di Giorgia Meloni, fosse vivo lo farebbe arrestare per reato universale di utero in affitto? Probabilmente no. Ecco perché

Nella giornata di oggi, 15 ottobre, in Senato si dovrebbe votare in via definitiva il DdL Varchi. L’utero in affitto, volgarmente chiamato così da questa dx, potrebbe diventare presto reato universale. La deriva ideologica contro le persone LGBT+ e i bambini da parte di questo governo continua in maniera inesorabile. Questo è possibile anche grazie ad una opposizione che non spiega alcune differenze sostanziali, oggettive e veridiche alla collettività in merito a questo provvedimento.

Il DdL renderebbe la gestione per altri un reato universale, con multa fino ad 1 Milione di Euro e il carcere da due a venti anni per chi la pratica. Questo Decreto, comunque, sembra confermare quanto questa destra sia imprigionata dalla propria ideologia e propaganda, rendendola di fatto una contraddizione che cammina. In particolare la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, contraddice i decreti voluti da lei e dal suo stesso Governo.

Come sappiamo la leader di Fratelli d’Italia stravede per Elon Musk e già qui c’è la prima contraddizione: come puoi stravedere per una persona che rappresenta tutto ciò che dici di voler combattere? Dalla maternità surrogata, all’uso di droghe, passando per le auto elettriche. Ai Global Citizen Awards, dove ha scelto di essere premiata proprio da Musk, ha confessato che il suo idolo, da cui ha imparato anche l’inglese, è Michael Jackson. E qui casca l’asino: anche l’artista in questione, infatti, ha avuto l’ultimo figlio, Blanket, mediante l’utero in affitto.

Utero in affitto reato universale ma non per tutti. Colpite solo le persone LGBT+

La differenza tra l’utero in affitto e la gestazione per altri è evidente e questa destra lo sa benissimo. Peccato che fa finta di non capirlo per continuare con la sua crociata contro le persone LGBT+. Come se prendersela con alcune persone specifiche servisse a qualcosa poi. Risana il debito pubblico? No. La sanità? No. Il precariato? Nemmeno. La povertà? Neanche. Capite da soli che prendersela con le persone arcobaleno non risolve e argina i reali e concreti problemi di Italia e italiani ma è del tutto ideologico, propagandistico e quindi inutile.

Il nostro articolo è una provocazione che vuole far ragionare le persone sul fatto che per loro non è un problema tale pratica ma è solo una trovata per dare da “mangiare” al proprio elettorato che è stato manipolato per anni in tal senso a suon di fake news e campagne di odio. Infatti, se per il Governo fosse davvero un reato universale, non esiterebbero a far arrestare Elon Musk. Anzi, stando a questo DdL, Meloni dovrebbe far arrestare, se fosse ancora vivo, persino il suo idolo e insegnate di inglese Michael Jackson. Eppure, per loro non ci sarebbe alcun problema. E sapete perché? Perché sono ricchi. E a scriverlo non siamo noi ma lo ha confermato proprio il Presidente del Senato La Russa recentemente quando gli è stata fatta la domanda (vedasi foto).

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Stando al significato del termine idolo, come lo è Micheal Jackson per Meloni, bisogna abbracciare tutto ciò che quella persona fa. Sia da un punto di vista artistico, che da un punto di vista più ampio e generico. Dunque, se tanto mi dà tanto, la Presidente del Consiglio è a favore della Gestazione per Altri solo che ha paura di ammetterlo. Diversamente, non avrebbe due idoli su due (Jackson e Musk) che hanno avuto i figli mediante la maternità surrogata.

Meloni è fan di Micheal Jackson e se quest’ultimo fosse ancora in vita lo dovrebbe arrestare: la giusta e logica provocazione del Partito Gay LGBT+

Il Partito Gay LGBT+ Solidale Ambientalista e Liberale si è mobilitato subito visto la votazione odierna. Il portavoce Fabrizio Marrazzo ha rilasciato un comunicato stampa che, oltre a provocare in maniera logica e costruttiva la premier, spiega perché sarebbero colpite solo le persone LGBT+ da questo provvedimento.

“Mi considero una grande fan di Michael Jackson,” ha dichiarato non molto tempo fa la Presidente Giorgia Meloni.

Tuttavia, c’è un paradosso: se oggi il re del pop fosse ancora vivo, con il DDL Varchi del suo partito, rischierebbe l’arresto in Italia. Infatti, come Elon Musk, anche Michael Jackson ha fatto ricorso alla maternità surrogata per la nascita del figlio Blanket.

Questa legge, che sembra catapultarci nel Medioevo, colpirebbe soprattutto le coppie LGBT+ (nonostante oltre il 90% delle richieste di surrogacy provenga da coppie eterosessuali).
Infatti, le coppie LGBT+ sarebbero immediatamente individuate e punite al rientro in Italia, perché i loro figli avrebbero un certificato di nascita con 2 padri o 2 madri, pur facendo la gestazione per altri solo in paesi dove le donne sono tutelate e lo fanno gratuitamente per altruismo.

Mentre quelle eterosessuali potrebbero tranquillamente continuare a recarsi in Paesi come la Russia o l’India, dove le donne vengono realmente sfruttate, e tornare senza problemi in Italia grazie ai loro certificati di paternità e maternità.

L’ipocrisia di questo governo non ci stupisce più, ma vogliamo essere chiari: utilizzeremo ogni strumento disponibile per difendere i nostri diritti.
È per questo che stiamo lavorando al Referendum per il Matrimonio Egualitario, che permetterà una volta per tutte anche alle coppie LGBT+ di diventare genitori, attraverso l’adozione o altre modalità.”

 

 

Fonte immagina copertina: Partito Gay LGBT+ SAL

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