Da un lato, il capitano della squadra calcistica femminile Riley dimostra com’è fare giusta rappresentanza alla comunità LGBTQIA+. Dall’altro, le organizzazioni sportive agonistiche deludono sempre di più, soprattutto giocatori agonistici transgender, e in particolar modo le donne. C’è bisogno di rappresentanza, c’è bisogno di reagire.
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